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Un “cavallo di troia” tra i fiordi norvegesi

tempo di lettura: 6 minuti

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livello elementare
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ARGOMENTO: STORIA NAVALE
PERIODO: XX SECOLO
AREA: MARE DEL NORD
parole chiave: Operazione Wildente, DS Nordnorge
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La DS «Nordnorge» fu una nave passeggeri che, nel 1936, fu  integrata nella Ofotens Dampskibsselskab (ODS), la compagnia di navigazione norvegese responsabile di gestire il traffico locale sull’Ofotfjord ed il servizio delle navi postali Hurtigruten. La sua potrebbe essere la storia di un qualsiasi mercantile durante il periodo di guerra ma, in realtà questa nave postale, sequestrata dalla marina tedesca, ebbe, un ruolo importante durante l’attacco tedesco alla Norvegia.

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Nave passeggeri norvegese DS Nordnorge, costruita nel 1924. Questa nave ha navigato nel servizio espresso costiero (Hurtigruten) tra il 1936 e il 1940. – autore Anders Beer Wilse (1865 – 1949) – Pubblico Dominio File:DS Nordnorge i Bodoe.jpg – Wikimedia Commons

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Storia di un pacifico mercantile che divenne un cavallo di Troia

Nato come un piccolo mercantile passeggeri, il suo tonnellaggio era di circa 873 tonnellate lorde. Dopo la sua conversione, avvenuta nel 1936, la stazza era passata a 991 tonnellate lorde. Il carico e lo scarico dei materiali avveniva con le gru di bordo, posizionate presso i boccaporti di carico, e la nave poteva anche trasportare autovetture. Il motore principale era un motore a vapore a tripla espansione alimentato a carbone costruito nell’officina meccanica di Trondhjem. Aveva una velocità massima dichiarata di 13 nodi. A differenza delle nuove navi postali (che erano navi a due classi) la DS «Nordnorge» aveva tre classi. Inizialmente la prima classe era a poppa, la seconda a centro nave e la terza a prua ma, durante i grandi lavori del 1936, la terza classe fu spostata al centro nave. La DS “NortNorge” era certificata per il trasporto costiero con un massimo di 270 passeggeri.

Tutto iniziò negli anni ’20
Il 1 settembre 1922, la Ofotens Dampskibsselskab decise di costruire una nuova nave da carico e passeggeri. Dopo una gara d’appalto, il 9 settembre 1922 fu firmato un contratto del valore di 900.000 NOK con l’officina meccanica di Trondhjem. Durante la costruzione, le planimetrie furono modificate ed il prezzo di acquisto salì a 980.000 NOK. In una riunione del consiglio della compagnia di navigazione il 22 marzo 1923, il nome previsto “Solstrålen” fu respinto e fu deciso che la nave si sarebbe chiamata Nordnorge ovvero “Norvegia settentrionale”. La nave fu finalmente varata il 12 settembre 1923 ed il 17 gennaio 1924, fu consegnata alla Ofotens Dampskibsselskab per operare sulla rotta Narvik – Bodø – Sandnessjøen – Brønnøysund – Trondheim.

Nel 1936, fu ammodernata dall’officina meccanica di Trondhjem, ed allungata di circa sei metri per ottenere maggiore spazio interno. Furono inoltre installate celle frigorifere, un sistema di radiotelefonia ed un ecoscandaglio. Quindi, il 1 novembre 1936, fu firmato un nuovo accordo e la nave fu inserita in rotazione permanente tra Trondheim e Kirkenes. All’epoca il servizio postale norvegese era assicurato da 14 navi a rotazione con una partenza settimanale da Stavanger, cinque da Bergen ed una da Trondheim. Il DS “Nordnorge” fu assegnato a Trondheim. Durante l’invasione tedesca della Norvegia, il 9 aprile 1940, la nave si trovava all’officina meccanica di Trondhjem per la sosta manutenzioni annuale e, nel maggio 1940, fu requisita dalle forze di occupazione tedesche che sostituirono il suo equipaggio norvegese con personale della Kriegsmarine proveniente dai cacciatorpediniere Paul Jakobi e Theodor Riedel, in occasione dell’operazione Wildente.

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Z5 Paul Jacobi era un cacciatorpediniere Type 1934A costruito per la Kriegsmarine a metà degli anni ’30 – da un libretto per l’identificazione di navi, pubblicato dalla Divisione del Naval Intelligence of the Navy Department of the United States – Public domainPaul Jakobi.jpg – Wikimedia Commons

Operazione Wildente
L’operazione Wildente (oca selvatica) fu approvata direttamente da Hitler in occasione dell’invasione della Norvegia con lo scopo di accerchiare la linea di difesa norvegese e britannica, lasciando la strada verso nord aperta per l’avanzata delle forze tedesche. In pratica si trattava di trasportare per mare un contingente di truppe tedesche fino al villaggio di Hemnesberget, ben dietro le linee alleate. L’operazione, prevista originariamente l’8 maggio, era stata sospesa dopo i rapporti dell’intelligence tedesca sull’attività dei sottomarini alleati nella zona.

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Kapitanleutnant Ernst Vogelsang era imbarcato sul Jacobi durante l’invasione della Norvegia. Au jour le jour – Page 6 (belgian-navy.be)

A Trondheim, a bordo del Nordnorge, imbarcò un ufficiale superiore tedesco del cacciatorpediniere Paul Jacobi, il Kapitanleutnant Ernst Vogelsang. I tedeschi armarono rapidamente il Nordnorge con due cannoni automatici da 20 mm e due mitragliatrici, che furono montati rispettivamente in plancia e a prua della nave. Nella tarda serata del 9 maggio 1940 il mercantile salpò verso nord sotto bandiera norvegese, trasportando nel suo interno, come un cavallo di Troia,  un contingente di 300 uomini composto da una compagnia di truppe Gebirgsjäger (per lo più austriache) del 138 reggimento della 2a divisione da montagna, rinforzato con un plotone di mortai pesanti e due cannoni da montagna.

Alle 09:50 del 10 maggio, l’esercito norvegese di stanza a Mosjøen fu avvisato che il Nordnorge stava navigando verso nord, scortato da due aerei tedeschi. Il rapporto fu inoltrato all’esercito britannico che alle 11:55 ordinò all’incrociatore HMS Calcutta ed al cacciatorpediniere HMS Zulu di intercettare e affondare il traghetto Nordnorge. Le due navi da guerra britanniche ritardarono però alle 15:00 la loro partenza a causa di un violento attacco aereo tedesco, di fatto troppo tardi per intercettare in mare il Nordnorge. Nel frattempo, il Nordnorge era stato nuovamente avvistato alle 12:00 da un posto di osservazione norvegese mentre passava davanti a Lyngvær, e tutte le truppe norvegesi furono allertate lungo la costa di Hålogaland (di fatto la sua destinazione finale e la sua missione non era nota).

Il Nordnorge arrivò a Hemnesberget alle 18:30 del 10 maggio 1940, dopo un viaggio di circa 40 ore. All’ultimo minuto, ammainò la bandiera norvegese e mostrò la bandiera di guerra tedesca.  Mentre Nordnorge si avvicinava al molo principale di Hemnesberget, i Norvegesi, vedendo la bandiera tedesca, aprirono il fuoco con armi leggere contro la nave. Ciononostante la nave ultimò senza problemi la manovra di ormeggio, assicurandosi con i cavi in banchina. Dopo l’ormeggio, i soldati tedeschi attaccarono i soldati alleati, impegnandosi in combattimenti ravvicinati casa per casa con l’appoggio aereo di tre cacciabombardieri tedeschi. Colonne di fumo si alzavano da molte case del piccolo villaggio. Dopo un’ora di combattimento le truppe britanniche e norvegesi si ritirarono dall’area.

Dopo la cattura di Hemnesberget, il Nordnorge fu scaricato delle munizioni e dei rifornimenti in stiva, ed i morti e feriti furono portati a bordo. In realtà lo scontro non fu particolarmente cruento ed i combattimenti a Hemnesberget costarono la vita solo a cinque soldati tedeschi e otto britannici, oltre a due civili norvegesi ma non era finita. Alle 20:15, le navi britanniche HMS Calcutta e HMS Zulu raggiunsero Hemnesberget ed il Nordnorge fu subito colpito da colpi di cannone e due siluri. Immobilizzata in banchina e senza capacità effettiva di reazione, la nave esplose ed affondò di poppa nelle profonde acque limitrofe. Mentre affondava si capovolse, trascinando con sé parte della banchina alla quale era attraccato. A bordo c’erano ancora marinai, soldati ed i … feriti ed i morti. Nel tempo rimase la memoria di una nave affondata vicino al molo di Hemnesberget ma la sua posizione andò perduta.

Per oltre ottant’anni anni la nave è stata ricercata senza successo e sembrava svanita nel nulla ma, il 27 aprile 2021, a seguito di una campagna di ricerca organizzata dalle associazioni locali, il NordNorge è stata ritrovato e filmato alla profondità di 280 metri dalla compagnia subacquea Seløy Undervannsservice. “Ne parliamo da 80 anni. Finalmente abbiamo visto la nave. È un’esperienza fantastica“, ha affermato Torbjørn Skjæran dell’associazione di storia locale che ha co-finanziato la ricerca. “È stato bello. Sono rimasto con le lacrime agli occhi. È stato incredibile vedere la sua timoneria e tutto ciò che è ancora intatto anche se molto è stato distrutto.”.

Un’altra storia del mare che vogliamo ricordare a memoria di coloro, di tutte le bandiere, che persero la vita tra quelle fredde acque del Nord.

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1 commento

  1. Francesco Brecciaroli Francesco Brecciaroli
    10/05/2021    

    Bell’articolo di carattere storico!

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