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livello elementare
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ARGOMENTO: PROTAGONISTI DEL MARE
PERIODO: XX-XXI SECOLO
AREA: BIOLOGIA MARINA
parole chiave: Biologia del mare, Francesco Cinelli, ISSD
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Raccontare la vita di Francesco Cinelli non è facile. Lo conosco da ormai più di 25 anni e ogni volta scopro nuovi episodi della sua avventurosa vita nei mari del mondo. Credo che per raccontare solo alcune delle sue esperienze, ricerche ed attività non basterebbero 500 pagine.
Lo spazio di un articolo di certo non mi aiuta per cui mi aiuterò utilizzando la sua biografia ufficiale che cercherò di arricchire con episodi che ci hanno accomunato. Francesco Cinelli nasce in Toscana e si laurea in Scienze biologiche all’Università di Firenze nel 1965. Dopo il militare, mantiene i contatti con le università e nel 1969 si trasferisce, come ricercatore, presso la Stazione Zoologica “A. Dorhn” di Napoli – Ischia Laboratorio di Ecologia del Benthos di Ischia dove, nel 1970, viene messo a capo del laboratorio, un incarico che mantiene fino al 1980. Nel 1981, rientra in Toscana come professore ordinario di ecologia marina e scienza subacquea presso l’Università di Pisa. La sua carriera universitaria e di ricercatore lo porta ovunque (a volte mi domando se esista un posto dove non si sia immerso).
Francesco Cinelli effettua numerose campagne, ricognizioni scientifiche e ricerche in tutto il mondo (Somalia, Etiopia, Arabia Saudita, Israele, Egitto, Australia, Brasile, Argentina, Cile, Eritrea, Giappone, Indonesia, Antartide, Isole Galapagos, Oceano Indiano, Oceano Pacifico, Africa occidentale) accumulando migliaia di immersioni in tutti i mari. Chissà se quel giovane studente, appassionato di mare e di immersioni, frequentatore di uno dei primi corsi FIPS a Firenze (fu esaminato dal mitico Duilio Marcante) si sarebbe immaginato un futuro cosi avventuroso.
Durante la campagna in Antartide
Conobbi il professor Francesco Cinelli nel 1990 grazie ad un comune amico, Federico de Strobel, un ingegnere del SACLANTCENT di La Spezia noto internazionalmente per i suoi progetti nell’oceanografia; a quell’epoca ero il direttore del Centro Dati per le operazioni di Contro Misure Mine della Marina Militare di La Spezia ed avevo incominciato ad interessarmi alle praterie di Posidonia oceanica, in particolare sulle loro strutture morfologiche e sulle anomalie acustiche dell’ambiente in cui crescono. Il mio interesse era puramente professionale per la loro bizzarra risposta acustica ai sonar ad altissima frequenza (praticamente simile a quella di un fondale roccioso) che mi aveva particolarmente incuriosito al punto di proporne lo studio al Centro scientifico della NATO di La Spezia, SACLANTCENT. Fu l’ingegner De Strobel, oceanografo di fama internazionale, a mettermi in contatto con il professor Cinelli, ritenuto scherzosamente il padre della Posidonia.
Il Professor Cinelli mi venne a trovare con tanti carte e documenti e mi introdusse questo straordinario ecosistema marino a me allora completamente sconosciuto dal punto di vista biologico. Allora, come oggi, si poneva il bisogno di poter identificare con precisione le aree marine con la sua presenza per descriverne le estensioni e monitorarne l’evoluzione. Questo valeva in campo biologico, per la loro conservazione, quanto in quello oceanografico, di mio maggiore interesse. Studiammo alcune soluzioni per poter raccogliere quei dati in maniera speditiva, ipotizzando anche l’uso di un mezzo aereo..
studente del corso ISSD, creato da Francesco Cinelli – photo credit andrea mucedola
Nello stesso tempo valutammo alcune tecniche per poter velocizzare la raccolta di dati nell’ambiente Posidonia, impiegando delle tavolette di riporto per subacquei già contenenti la descrizione dei vari parametri (densità foliare, direzione ed inclinazione dei bacini, tipo di sedimento, etc.). Queste ultime furono oggetto di uno studio in seguito pubblicato da Michael Max e da Federico de Strobel.
una foto di tanti anni fa a cui tengo molto. Eravamo all’isola d’Elba durante un corso per ricercatori scientifici, da sinistra Francesco Cinelli, il fotografo internazionale Danilo Cedrone, l’ingegnere oceanografo Federico de Strobel e a destra, di profilo, il professor Paolo Colantoni, geologo di fama internazionale †
Fu così che, tramite Francesco e Federico, entrai in punta di piedi nel mondo della subacquea scientifica, un mondo che tuttora mi affascina e mi spinge a perseverare nella mia opera ormai solo di divulgazione.
ISSD
Una creazione del professor Cinelli, tuttora una realtà importante nel panorama della formazione dei futuri ricercatori subacquei scientifici è l’International School of Scientific Diving (ISSD). La Scuola organizza corsi modulari per la loro formazione con l’ausilio di docenti universitari e professionisti del settore. Tra i tanti nomi voglio ricordare Paolo Colantoni (recentemente scomparso), Carlo Nike Bianchi (Univ. Genova), Carla Morri (Univ. Genova) Danilo Cedrone, Luigi Piazzi (Univ. Sassari), Andrea Peirano (ENEA), Stefano Acunto (attuale direttore), Monica Montefalcone (Univ. Genova) e Marco Anzidei (INGV). Un’importante personaggio, che ritengo debba essere ricordata nella storia dell’ISSD, fu Anna Proietti Zolla, istruttrice subacquea e ricercatrice che per molti anni curò l’organizzazione dei corsi con grande capacità e ricchezza di umanità.
Nel 1993, incuriosito da tale attività partecipai al settimo corso formativo per Ricercatore Scientifico Subacqueo dell’International School of Scientific Diving all’isola d’Elba (credo di essere stato il primo ed unico ufficiale della Marina Militare ad averlo frequentato) e, in seguito, incominciai la mia collaborazione con la Scuola come docente di cartografia e metodologia del riporto costiero.
Nel 1994 la nostra collaborazione si concretizzò con la realizzazione, insieme al Prof. Eugenio Fresi† e la dottoressa Caterina Lorenzi, di un saggio, La Posidonia Oceanica, in seguito presentato come contributo italiano all’Anno Europeo per la Conservazione della Natura (1995). Il libro, scritto in italiano e inglese, ebbe un grande successo con oltre undicimila copie vendute ed è ancora oggi un validissimo testo di riferimento per molti ricercatori e studiosi di questo importante ecosistema mediterraneo.
Tavolara, photo credit andrea mucedola
Nel 1998 Francesco Cinelli diviene Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio dell’Università di Pisa e, dal 2006 al 2009, anche Presidente del Corso di Laurea in Scienze Ambientali. In quel periodo professionalmente proficuo e umanamente remunerante, la sua attività si divide tra l’insegnamento, la ricerca scientifica applicata (i primi impianti in mare di praterie di Posidonia) e la formazione dei futuri professionisti animata sempre da uno spirito trascinante per tutti coloro che lo frequentano.
Dopo il pensionamento la sua attività professionale continua e, dal 2013, diviene direttore scientifico della Nuova Indago S.r.L – Roma (Italia), incarico che ancora ricopre. Vive tuttora ad Empoli ma trovarlo non è sempre facile, essendo molto attivo in tutto il mondo. La sua biografia, Nato per il mare, edizioni IRECO, racconta anche la storia di questi ultimi cinquant’anni nel campo della ricerca subacquea scientifica. Un must per ogni appassionato che non può mancare nelle vostre biblioteche.
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Ex Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio dell’Università di Pisa e, dal 2006 al 2009, anche Presidente del Corso di Laurea in Scienze Ambientali, il Professor Cinelli è noto internazionalmente per i suoi studi sulla posidonia oceanica. Direttore dell’ACSD ISSD (International School for Scientific Diving “Anna Proietti Zolla”), membro della AAUS (Accademia americana di scienza subacquea), ha ricevuto nel 1982 l’importante Premio “Tridente d’oro” per l’attività subacquea scientifica dell’Accademia Internazionale delle Scienze e Tecniche Subacquee, di cui diventò poi Presidente. Nella sua carriera ha pubblicato numerosi libri sulle scienze marine e migliaia di articoli scientifici e divulgativi sulle riviste specializzate. E’ inoltre istruttore tre stelle CMAS con Brevetto internazionale CMAS-ISSD per l’immersione scientifica.