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livello elementare
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ARGOMENTO: ARCHEOLOGIA
PERIODO: XXI
AREA: DIDATTICA
parole chiave: laghi, fiumi
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Oggi introduciamo un argomento che ci farà sempre più compagnia sulle pagine del nostro magazine: l’archeologia delle acque. Dal maggio del 2015 abbiamo pubblicato molti articoli sull’argomento e, con grande piacere, abbiamo notato che lo studio delle antichità sommerse e della storia marittima e navale hanno tantissimi appassionati. Conoscere la storia del mare ci aiuta a comprenderne l’importanza e quindi la necessita di proteggerlo per le future generazioni.
Misteri del passato
Quanti di noi si sono soffermati a guardare sulle spiagge delle isole maggiori, le vestigi delle antiche civiltà … rocchi di colonne che spariscono tra le sabbie ed il mare, vecchi porti che mantengono, nonostante i secoli, ancora le loro caratteristiche di costruzione.
I popoli antichi trovarono, oltre 3 millenni orsono, nelle aree costiere condizioni favorevoli per il loro sviluppo. Nacquero i primi porti, strutture per manutenere le navi e fiorirono i commerci in tutto il Mediterraneo. Nel contempo avvennero le prime tragedie che sono documentate dai resti di quelle imbarcazioni sui fondali dei mari. Questi relitti ci raccontano le stragi del mare a causa di tempeste e lotte per la sua egemonia. Anche le coste ci mostrano i segni indelebili di inondazioni e di predazioni da parte degli antesignani dei pirati moderni. Pirati è un termine non corretto visto che all’epoca tutti esercitavano al predazione e la legge era quella del più forte, per mare e per terra.
campi scuola di archeologia subacquea: occasioni da non perdere credito immagine https://www.megalehellas.net/campi-scuola-archeologia-subacquea/
Non a caso ho parlato di archeologia delle acque e non di archeologia marina … le analisi degli specchi d’acqua interni ci hanno rivelato la presenza di agglomerati urbani antichissimi oggi affondati nel fango a pochi metri di profondità.
Le modifiche del territorio, causate da inondazioni e dal trasporto fluviale di sedimenti, fecero avanzare la terra verso il mare e spostarono i siti, un tempo costieri, verso l’interno. In certi casi si assistette al contrario, il bradisismo o l’erosione delle coste li fecero scomparire sott’acqua. i loro resti affiorano dalle sabbie rivelandoci resti spettrali di mura ed infrastrutture ormai colonizzati dalle creature marine.
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Credito Sovrintendenza del Mare Regione Sicilia
C’è ancora molto da scoprire nel fondo dei mari, dei laghi e dei fiumi; gli archeologi possono raggiungere quote sempre più profonde per studiare i resti dei relitti perduti negli abissi regalandoci sempre nuove emozioni. E’ proprio da questi ultimi che si possono trarre informazioni preziose per comprendere le tecniche di costruzione delle navi antiche ed i loro carichi. Gli antichi scafi appoggiati sul fondo del mare, spesso protetti da strati di sedimento, mantengono inalterati come in uno scrigno i propri tesori. Su OCEAN4FUTURE parleremo delle civiltà che trovarono attraverso il mare la loro potenza e sviluppo, descriveremo i relitti più famosi ed i loro scopritori, ed archeologi professionisti ci parleranno delle tecniche di ricerca più moderne e degli studi in corso sulle vestigi perdute nel meraviglioso mondo sommerso. Buona lettura e visione.
in anteprima immagini da Campi Scuola di Archeologia Subacquea | Diving Megale Hellas
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ammiraglio della Marina Militare Italiana (riserva), è laureato in Scienze Marittime della Difesa presso l’Università di Pisa ed in Scienze Politiche cum laude all’Università di Trieste. Analista di Maritime Security, collabora con numerosi Centri di studi e analisi geopolitici italiani ed internazionali. È docente di cartografia e geodesia applicata ai rilievi in mare presso l’I.S.S.D.. Nel 2019, ha ricevuto il Tridente d’oro dell’Accademia delle Scienze e Tecniche Subacquee per la divulgazione della cultura del mare. Fa parte del Comitato scientifico della Fondazione Atlantide e della Scuola internazionale Subacquei scientifici (ISSD – AIOSS).