Ocean for Future

Ultima Clock Widget

  • :
  • :

Vediamo che tempo fa o farà

Diamo un’occhiata al tempo meteorologico

Meteo facile per tutti: vediamo che tempo fa o farà prossimamente con un insieme di link per aggiornarvi in tempo reale sulle condizioni meteorologiche locali e marine 

  Address: OCEAN4FUTURE

Le implicazioni economiche nel settore spaziale

tempo di lettura: 6 minuti

 

livello elementare

.

ARGOMENTO: GEOPOLITICA
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: ANALISI
parole chiave: Futuro, spazio, investimenti

 

Il 4 ottobre 1957, con il lancio dello Sputnik ad opera dell’Unione Sovietica, abbiamo cominciato a guardare allo spazio con occhio nuovo. Ciò che fino ad allora era immaginato come incontrastato ambito del divino diventò improvvisamente più umano. Gli “Umani”, per scopi terrestri, avevano iniziato una competizione che non era solo scientifica ma anche (o soprattutto?) economica e geopolitica.

Una gara che il 12 aprile 1961 vide il primo volo orbitale con un essere umano a bordo, il russo Yurij Gagarin, che spostò il paletto dei record un pò più in là. Ciò portò nello spazio quell’accesa rivalità che sulla Terra stava dando vita alla Guerra Fredda. La risposta statunitense giunse il 21 luglio 1969, quando un ex-pilota della U.S. Navy, Neil Alden Armstrong, fece i primi passi sulla Luna insieme a Buzz Aldrin. Si trattava, come disse Armstrong, di … un piccolo passo per l’Uomo ma di un gigantesco balzo per l’Umanità…. Per la prima volta un umano era arrivato su un altro corpo celeste.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è SPAZIO-NASA-LUNA-Aldrin_Apollo_11.jpg

La celebre foto dell’astronauta Buzz Aldrin sulla Luna, scattata da Neil Armstrong – NASA Aldrin Apollo 11.jpg – Wikimedia Commons

Ma la storia ci insegna che, al di là della curiosità scientifica, l’esplorazione e la colonizzazione sono sempre state accompagnate dalla militarizzazione e dallo sfruttamento economico dei territori conquistati. E la nuova frontiera extra-atmosferica non sfugge a questa regola.

La Luna, per esempio, sta tornando prepotentemente all’attenzione degli addetti ai lavori non solo per le sue vere o presunte risorse naturali e materie prime, ma anche quale elemento fondamentale per il controllo del nostro pianeta e trampolino di lancio verso il cosmo. La competizione per assicurarsi il dominio dello spazio è, quindi, ripartita sottolineandone la valenza scientifica ma anche le implicazioni economiche, geopolitiche e securitarie.

Implicazioni economiche
Le tecnologie spaziali, pur essendo intrinsecamente dual-use, sono strettamente legate all’industria della difesa. Lo spazio, quindi, non è rilevante solo sotto il profilo securitario e geopolitico, ma riveste anche una crescente e significativa importanza economica. Lo hanno ben compreso Francia e Germania, con la prima che “lucra” economicamente e politicamente con la base di lancio di Kourou, nella Guyana francese, messa a disposizione per le attività dell’ESA, la cui sede è peraltro a Parigi, e la seconda che ha acquisito potere contrattuale sulla materia con lEuropean Space Operations Centre (ESOC) di Darmstadt, dal quale segue e controlla i satelliti europei in orbita.

Per sottolineare le opportunità economiche correlate allo spazio sono chiarificatrici le cifre associate alle prossime attività spaziali europee, così come individuate dal Council Meeting at Ministerial Level (MC22) dell’European Space Agency (ESA), tenutosi a Parigi nei giorni 22 e 23 novembre 2022. I fondi complessivamente disponibili per le attività dell’ESA per i prossimi cinque anni sono pari a 16,9 miliardi di USD, e saranno così suddivisi:

3,19 miliardi per il programma scientifico (pari al 19% del totale)
2,8 miliardi per il trasporto spaziale (17%)
2,7 miliardi per l’osservazione della Terra (16%)
2,7 miliardi per l’esplorazione umana e robotica (16%)
1,9 miliardi per le telecomunicazioni e applicazioni integrate (11%)
1,6 miliardi per le attività di base (10%)
731 milioni per la sicurezza spaziale (4%)
542 milioni per la tecnologia (3%)
351 milioni per la navigazione (2%)
118 milioni per la commercializzazione (1%)
237 milioni per PRODEX, il PROgramme de Développement d’Expériences scientifiques (1%)

Oggi la geografia dello spazio somiglia sempre più ad un’estensione di quella terrestre, sottraendo romanticismo al cosmo ma consentendo di catalizzare enormi finanziamenti, indispensabili per l’esplorazione. È sempre stato così, la conoscenza aumenta se si hanno fondi a sufficienza per finanziare la ricerca e l’esplorazione. 

Non sono soldi buttati
Bisogna comprendere che investire nello spazio significa anche migliorare la nostra vita sulla Terra. Dalle esperienze in condizioni di microgravità, per esempio, sono derivate innovazioni in campo medico come cure per l’osteoporosi o protesi per disabili, ma anche novità che hanno migliorato la vita quotidiana, come la protezione contro i raggi UV e il “memory foam”, creato dalla NASA negli anni ’70 “ … per attutire il decollo e per supportare gli astronauti durante i viaggi spaziali …” i.

In tale ambito vanno sottolineate le opportunità tecnologiche ed economiche offerte all’Italia dalle questioni spaziali in generale e dall’autonomia spaziale in particolare. L’argomento è molto importante sia in chiave industriale che sotto il profilo della proiezione di immagine internazionale del nostro paese che, in definitiva, significa maggiore potere contrattuale sul mercato (leggi articolo “Spazio, la nuova frontiera”).

La qualificata partecipazione a iniziative multinazionali o, meglio, l’accesso diretto allo spazio da parte del nostro paese avrebbe indubbia valenza strategica e geopolitica nello scenario internazionale e consentirebbe una serie di ricadute dirette e indirette per le aziende del settore e per i territori di appartenenza. Ricadute di tipo diretto per il comparto coinvolto, per esempio, nella costruzione dei lanciatori e di tipo indiretto per la filiera che realizza le infrastrutture spaziali (upstream) e le operazioni connesse al lancio.

La filiera nazionale, come è noto, grazie alle competenze sviluppate negli anni è in grado di sviluppare e realizzare tutte le principali componenti del settore spaziale che includono i lanciatori, la realizzazione dei satelliti completi e relativi payloads, la gestione dei satelliti in orbita e la fornitura dei servizi correlati (downstream). Le aziende impegnate nella costruzione dei vettori, potranno quindi trovare nella partecipazione a importanti iniziative multilaterali un impulso alle loro attività di commercializzazione fornendo un servizio completo a prezzi competitivi.

Da non trascurare anche la ricaduta sulle aziende che stanno già realizzando i dispenser per il lancio multiplo di piccoli satelliti che, con l’avvento di decine di nuove costellazioni (ne sono finanziate più di 150 a livello mondiale con la previsione di oltre 37.000 satelliti da lanciare), costituiscono il principale trend del futuro. Alcune start up nazionali si stanno, inoltre, specializzando nella vendita di servizi di lancio, rivendendo, soprattutto ai clienti che hanno piccoli volumi (quali gli enti scientifici e le Università, oppure altre start up del settore), opportunità di lancio congiunte su vettori internazionali. Anche per loro la disponibilità di un eventuale sistema autonomo italiano potrebbe aumentare l’offerta e allargare il portafoglio clienti. Per i costruttori di satelliti, questa opportunità costituirà la disponibilità di maggiore offerta di servizi di lancio che, promettendo di avvenire dal territorio nazionale, semplificherà anche le procedure di esportazione e auspicabilmente una riduzione del costo dei servizi di lancio.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è SPAZIO-LUNA-As_ISRO_sends_Space_mission_to_the_Moon_these_people_already_own_plots_there.jpg

la luna sta diventando una nuova frontiera per l’Umanità
As ISRO …jpg – Wikimedia Commons

Per comprendere cosa c’è in gioco basti pensare, per esempio, che la costellazione italiana di osservazione della terra “IRIDE”, finanziata con i fondi del PNRR, in mancanza di un’idonea e autonoma piattaforma di lancio nazionale, dovrà essere lanciata dall’estero portando risorse economiche all’indotto dei paesi ospitanti (nel caso specifico alla Francia, che gestisce la base di Kourou in Guyana). I primi contratti tra l’ESA e le industrie Argotec e OHB Italia, per lo sviluppo di due componenti della costellazione “IRIDE”, sono stati firmati lo scorso 3 dicembre 2022 alla Fiera di Roma, durante l’annuale appuntamento denominato New Space Economy European Expoforum.

Da non dimenticare anche la ricaduta per le aziende che si occupano delle operazioni di comando e controllo durante le fasi di lancio e di commissioning. Il nostro Paese è l’unico paese UE, insieme alla Francia, ad avere competenze avanzate in tutta la filiera spaziale: dai lanciatori, ai satelliti, agli strumenti scientifici, al controllo delle operazioni, al trattamento dati. Sia noi che la Francia potremmo, quindi, avere un ruolo da protagonista. Tuttavia, la nota volontà egemonica francese e il tentativo di proporsi come unico interlocutore europeo nel settore fanno sì che Parigi sia anche il principale competitor dell’Italia in questo campo.

Renato Scarfi

pubblicato originariamente su DIFESAONLINE
Spazio: Geopolitica, Economia e Difesa – Difesa Online

 

Nella foto in anteprima, l’astronauta dell’Agenzia spaziale europea Luca Parmitano, ingegnere di volo della Expedition 36, nella tuta spaziale Extravehicular Mobility Unit (EMU), si prepara ad uscire dalla camera di equilibrio Quest della Stazione Spaziale Internazionale per iniziare una sessione di attività extraveicolare (EVA) insieme all’astronauta della NASA Chris Cassidy – credito NASA – ISS-36 EVA-2 g Luca Parmitano leaves the Quest airlock.jpg – Wikimedia Commons

 

Note

i Paola Giorgini, Ricadute della ricerca spaziale, su Rivista Coelum

 

 

Alcune delle foto presenti in questo blog possono essere state prese dal web, citandone ove possibile gli autori e/o le fonti. Se qualcuno desiderasse specificarne l’autore o rimuoverle, può scrivere a infoocean4future@gmail.com e provvederemo immediatamente alla correzione dell’articolo

 

PAGINA PRINCIPALE - HOME PAGE

Loading

(Visited 91 times, 1 visits today)
Share
0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
vedi tutti i commenti

Translate:

Legenda

Legenda

livello elementare
articoli di facile lettura

livello medio
articoli che richiedono conoscenze avanzate

livello difficile
articoli di interesse specialistico

 

Attenzione: È importante ricordare che gli articoli da noi pubblicati riflettono le opinioni e le prospettive degli autori o delle fonti citate, ma non necessariamente quelle di questo portale. E’ convinzione che la diversità di opinioni è ciò che rende il dibattito e la discussione più interessanti, aiutandoci a comprendere tutti gli aspetti della Marittimità

Chi c'é online

10 visitatori online

Ricerca multipla

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
Archeologia
Associazioni per la cultura del mare
Astronomia e Astrofisica
Biologia
Cartografia e nautica
Chi siamo
Climatologia
Conoscere il mare
Didattica
Didattica a distanza
disclaimer
Ecologia
Emergenze ambientali
Fotografia
Geologia
geopolitica
Gli uomini dei record
I protagonisti del mare
Il mondo della vela
L'immersione scientifica
La pesca
La pirateria
La subacquea ricreativa
Lavoro subacqueo - OTS
Le plastiche
Letteratura del mare
Malacologia
Marina mercantile
Marine militari
Materiali
Medicina
Medicina subacquea
Meteorologia e stato del mare
Miti e leggende del mare
nautica e navigazione
Normative
Ocean for future
OCEANO
Oceanografia
per conoscerci
Personaggi
Pesca non compatibile
Programmi
Prove
Recensioni
Reportage
SAVE THE OCEAN BY OCEANDIVER campaign 4th edition
Scienze del mare
Sicurezza marittima
Storia contemporanea
Storia Contemporanea
Storia della subacquea
Storia della Terra
Storia Navale
Storia navale del Medioevo (post 476 d.C. - 1492)
Storia Navale dell'età antica (3.000 a.C. - 476 d.C,)
Storia navale dell'età moderna (post 1492 - oggi)
Storia navale della prima guerra mondiale (1914-1918)
Storia navale della seconda guerra mondiale (1939 - 1945)
Storia navale Romana
Subacquea
Subacquei militari
Sviluppi della scienza
sviluppi tecnologici
Sviluppo compatibile
Tecnica
Uomini di mare
Video
Wellness - Benessere

I più letti in assoluto

Tutela della privacy – Quello che dovete sapere

> Per contatti di collaborazione inviate la vostra richiesta a infoocean4future@gmail.com specificando la vostra area di interesse
10 visitatori online
10 ospiti, 0 membri
Complessivo: 742 alle 21-09--2018 06:47 pm
Numero max di visitatori odierni: 16 alle 12:15 am
Mese in corso: 65 alle 05-07--2024 10:16 am
Anno in corso: 120 alle 20-06--2024 08:56 pm
Share
Translate »
0
Cosa ne pensate?x