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livello elementare
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ARGOMENTO: PROTAGONISTI DEL MARE
PERIODO: XX-XXI SECOLO
AREA: SUBACQUEA TECNICA
parole chiave: esploratori, speleosub
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Parliamo oggi di un famoso esploratore e speleonauta italiano, Luigi Casati, un subacqueo ormai di fama internazionale per le sue esplorazioni effettuate in moltissime cavità del mondo con diversi record di profondità e/o di lunghezza dell’esplorazione, sia in circuito aperto che con sistemi a circuito chiuso. Tra le sue esplorazioni principali le Grotte di Oliero e la sorgente Gorgazzo in Italia e quelle effettuate a Vrelo Une (Croazia) ed a Matka Vrelo (Macedonia). Nel 2008 ha raggiunto la profondità di -212 metri nelle sorgenti del Gorgazzo a Polcenigo, conquistando il record dell’esplorazione più profonda di una sorgente italiana.
Oggi parleremo delle sue ultime due eccezionali esplorazioni effettuate in Croazia, dove potremmo dire che ormai Luigi è di casa. La prima compiuta alla sorgente di Sinjac, dove nel 1999 si era raggiunta la profondità di -103 metri e che Luigi aveva successivamente portato a -119 (2004) e -155 (2006). In tali occasioni furono effettuate molte scoperte compresa la presenza di un verme che vive nelle profondità di questa cavità.
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La sorgente di Sinjac, che si trova in Croazia nel paese di Jezero, era stata precedentemente oggetto di numerose esplorazioni ma mai nessuno si era spinto a tanto.
Nella sua ultima esplorazione Casati ha raggiunto alla sorgente di Sjniac l’incredibile profondità di 203 metri (nella esplorazione del 2006 si era fermato a 155 metri), portando lo sviluppo della sezione esplorata a 420 metri, di cui ben 230 oltre i 100 metri. L’occasione ha permesso anche di realizzare uno schizzo topografico del sito. Di questa prima immersione abbiamo un breve video che ci permetterà di scendere, almeno virtualmente in quelle profondità.
Forse ancora più importante la sua seconda esplorazione che ha avuto luogo nell’incantevole laghetto di Vrelo Une. Il laghetto è la sorgente del fiume Une che in seguito scorre in Bosnia e dà origine ad un parco naturale. Un laghetto che viene descritto di un blu intenso, con una larghezza di circa 50 metri ed una lunghezza di una ventina. Guardandolo dall’esterno inviterebbe a fare un bel bagno se non fosse che la temperatura delle sue acque è di soli 8 gradi.
Luigi Casati, alternandosi nell’esplorazione con Fred Swierczynski, vi ha raggiunto i -248 metri di profondità, risultato che fa balzare Vrelo Une ai primi posti tra le più profonde sorgenti esplorate nel mondo. Anche di questa esplorazione abbiamo un breve video, decisamente suggestivo.
Ma chi è Luigi Casati?
Leggiamo la sua biografia nel suo sito che riassumiamo per voi. Luigi Casati è nato a Lecco il 28 giugno 1964 ed iniziò il suo cammino nella subacquea a soli 14 anni, frequentando un corso di primo grado ANIS e poi PADI. La maggior parte di queste immersioni le fece al lago di Lecco e a 19 anni effettua il corso sommozzatori al COMSUBIN. Un’esperienza sicuramente importante che consolida in lui la professionalità e la passione che oggi dimostra. A 21 anni inizia a frequentare il Gruppo Speleologico Lecchese entrando nel mondo fantastico della speleologia subacquea. Il tutto nasce nel 1986 da un incontro fortuito con dei speleosub svizzeri.
l’equipaggiamento nella speleosub è decisamente complesso e richiede un addestramento adeguato. Paolo Casati è responsabile per le sezioni Speleosub e Rebreather di PSS Technical Training.
Casati lo racconta cosi:
“A causa dell’impossibilità sopravvenuta improvvisamente, di raggiungere un sifone in una grotta del varesino, gli speleologi del posto chiesero a Paolo Cesana ( presidente del nostro gruppo speleo ) se non conoscesse una valida alternativa in qualche grotta del lecchese. Detto fatto ci trovammo alla grotta di Fiumelatte per portare le attrezzature necessarie all’immersione, a Patrick Deriaz. Rimasi incredulo quando Patrick, pronto per l’immersione con 2 bombolini da 4 litri, disse che ci saremmo visti dopo 4 o 5 ore. Io, che consideravo l’immersione in grotta come un’immersione comune, scoprivo in quel momento che la possibilità di trovare ambienti aerei da esplorare oltre il sifone dava all’immersione differenti ed intriganti prospettive. Dal momento che il sifone aveva un andamento verticale, il buon Patrick riemerse poco dopo dicendo che, essendo lui alle prime armi, e preferendo non scendere oltre i -20m di profondità, sarebbe tornato una prossima volta con un amico più esperto di immersioni profonde. La settimana dopo, ecco Patrick arrivare con l’amico Jean Jacques Bolanz. Per la cronaca di allora Jean Jacques a Fiumelatte, scese a -60m di profondità per poi fermarsi di fronte ad una frattura impraticabile. Osservare questi due personaggi che in comune con me avevano la passione per l’immersione, ma che utilizzavano un approccio mentale completamente diverso, per esempio l’immersione era svolta in solitaria ed i materiali completamente adattati ad un tipo di immersione con problematiche differenti, mi diede lo stimolo di approfondire le mie conoscenze. Le nostre strade si unirono: dapprima mi applicai ad imparare tutto quello che potevo seguendo passo passo Jean Jacques, per poi iniziare a mia volta a esplorare le varie sorgenti e sifoni …”.
Questa passione lo porta a viaggiare per l’Europa in ricerca di sempre nuove esplorazioni, allargando il suo bagaglio di conoscenze in quella attività affascinante che è la speleologia subacquea. Il motore trainante è la curiosità di vedere posti che nessun uomo ha mai visto prima, essere il primo ad insinuarsi, con tutto il rispetto dovuto, in un ambiente perfettamente sconosciuto, trovando i suoi limiti personali psicologici e di resistenza alla fatica, al freddo. Come lui stesso descrive la sua passione, “La speleologia subacquea mi ha permesso di vivere emozioni intense e indescrivibili, di vedere gallerie con le forme di erosione bizzarre che non si possono immaginare, immensi vuoti completamente allagati, di vedere concrezioni (stalattiti, stalagmiti, colonne, cristalli, ecc.) sott’acqua che con i fari accesi formano giochi di luci e ombre molto suggestivi, di imparare a conoscere i piccoli animali che frequentano questo tranquillo mondo, di trovare reperti archeologici come quelli del periodo Maya nei Cenotes del Messico, oppure, in Grecia, di vedere sott’acqua in un lago sotterraneo, reperti del neolitico, di trovare ancora in Grecia, ossa di animali esistiti 35000 anni fa.”
l’immersione a Vrelo Une
Luigi è sempre alla ricerca di nuove esplorazioni ma organizza anche Corsi PSS (Nitrox, Trimix e Cave) e Rebreather essendo, tra l’altro, responsabile per le sezioni Speleosub e Rebreather di PSS Technical Training. Inoltre è autore del “Manuale di Speleologia Subacquea” edito da Olimpia. Luigi Casati … un protagonista del mare, Tridente d’oro dell’AISTS.
photo credit e materiale fornito di Luigi Casati
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