Ocean for Future

Ultima Clock Widget

  • :
  • :

Vediamo che tempo fa o farà

Diamo un’occhiata al tempo meteorologico

Meteo facile per tutti: vediamo che tempo fa o farà prossimamente con un insieme di link per aggiornarvi in tempo reale sulle condizioni meteorologiche locali e marine 

  Address: OCEAN4FUTURE

Alieni in acqua

tempo di lettura: 3 minuti

.

livello elementare
.
ARGOMENTO: BIOLOGIA
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: MAR MEDITERRANEO
parole chiave: specie aliene

 

Resistenza agli stress ambientali e adattabilità ai nuovi habitat: sono queste le caratteristiche che rendono le specie aliene capaci di colonizzare con successo i nostri mari. Tale fenomeno, che i ricercatori osservano da quasi un quarto di secolo, desta non poche preoccupazioni. La presenza di ‘nuovi’ ospiti  rappresenta un’emergenza ambientale e una minaccia alla biodiversità. Secondo gli ultimi dati forniti dalla Società italiana di biologia marina (Sibm, dati 2017) sono oltre 200 le Non indigenous species (Nis) che vivono nei mari italiani delle oltre 800 che si trovano nell’intero Mediterraneo.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è BIOLOGIA-MARINA-CROSTACEI-GRANCHI-SPECIE-ALIENE-BlueCrab.jpg

granchio blu, Callinectes sapidus – autore ErikMadsen – Fonte wikipediaBlueCrab.jpg – Wikimedia Commons

Pesci tossici, granchi tropicali, alghe infestanti popolano i nostri fondali richiamati dalle condizioni ideali per sopravvivervi, conseguenza del riscaldamento globale, ma anche del degrado e dell’ inquinamento che hanno  hanno alterato e modificato il complesso ecosistema marino. 

Circa 25 anni fa il mondo dei biologi marini e l’opinione pubblica furono scossi dalla notizia che in Mediterraneo erano stati trovati ampi prati di Caulerpa taxifolia, la cosiddetta alga killer“, spiega Vincenzo Di Martino, ricercatore dell’Istituto per i sistemi agricoli e forestali del Mediterraneo (Isafom) del Cnr. “In questi anni abbiamo potuto constatare e documentare come, a fronte di una prima ondata di colonizzazione, con il tempo l’estensione dei prati si è ridotta notevolmente, tanto da risultare assente in alcuni areali. Tuttavia, in alcune zone della fascia costiera la Caulerpa taxifolia ha effettivamente avuto la meglio su moltissime specie che non sono state capaci di far fronte alla grande plasticità adattativa di tale alga. E ciò è avvenuto in maggior misura laddove essa ha trovato fondali degradati”.

Il Mar Mediterraneo è considerato tra quelli più invasi al mondo da esemplari alieni, che giungono anche con una certa rapidità. “Le nuove specie possono diffondersi perché destinate all’acquacoltura, all’acquariofilia o come esche vive. Ma l’immissione di tali organismi può avvenire anche e tramite le navi mercantili, che ospitano sulle proprie carene (fouling) o nelle acque di zavorra (ballast water) tali esemplari”, continua Di Martino.

La conformazione geografica del bacino mediterraneo poi ne favorisce la circolazione; soprattutto il Canale di Suez, recentemente raddoppiato nella sua larghezza e profondità, è una via di comunicazione aperta con il Mar Rosso e, dunque, l’Oceano Indiano; la penisola italiana e le sue isole sono un punto di transito e sosta obbligato per tutte le specie che si spostano da un settore all’altro. Tra quelle provenienti dal Mar Rosso destano molta attenzione per le eventuali conseguenze sull’economia ittica il granchio Portunus segnis, detto anche granchio blu nuotatore, e il Pterois miles, conosciuto anche come pesce scorpione o pesce leone, dotato di spine dorsali, anali e pelviche velenose che possono causare punture molto dolorose.

Il granchio blu che stiamo studiando si è diffuso nelle coste orientali della Sicilia ed è molto richiesto dai cittadini extracomunitari provenienti dal sud-est asiatico e dalle nazioni rivierasche dell’Africa orientale, dove questa specie è attivamente pescata per il buon sapore delle sue carni”, conclude il ricercatore. “Il pesce scorpione, che non ha ancora raggiunto alti numeri di esemplari, potrebbe invece rappresentare un futuro problema per la popolazione ittica; è infatti un voracissimo predatore, ma al momento sembra non abbia creato scompensi tra gli stock ittici, anche se le indagini sono appena agli inizi“.

Sandra Fiore

in anteprima Caulerpa taxifolia

Fonte
Vincenzo Di Martino, Istituto per i sistemi agricoli e forestali del Mediterraneo, Catania, tel. 095/6139915 , email vincenzo.dimartino@cnr.it –

 

Una sorpresa per te su Amazon Music unlimited   Scopri i vantaggi di Amazon Prime

 

Alcune delle foto presenti in questo blog possono essere state prese dal web, citandone ove possibile gli autori e/o le fonti. Se qualcuno desiderasse specificarne l’autore o rimuoverle, può scrivere a infoocean4future@gmail.com e provvederemo immediatamente alla correzione dell’articolo

 

PAGINA PRINCIPALE
(Visited 280 times, 1 visits today)
Share

Lascia un commento

Translate:

Legenda

Legenda

livello elementare
articoli di facile lettura

livello medio
articoli che richiedono conoscenze avanzate

livello difficile
articoli di interesse specialistico

 

Attenzione: È importante ricordare che gli articoli da noi pubblicati riflettono le opinioni e le prospettive degli autori o delle fonti citate, ma non necessariamente quelle di questo portale. E’ convinzione che la diversità di opinioni è ciò che rende il dibattito e la discussione più interessanti, aiutandoci a comprendere tutti gli aspetti della Marittimità

Chi c'é online

13 visitatori online

I più letti di oggi

I più letti di oggi

I più letti di oggi

I più letti in assoluto

Tutela della privacy – Quello che dovete sapere

> Per contatti di collaborazione inviate la vostra richiesta a infoocean4future@gmail.com specificando la vostra area di interesse
13 visitatori online
13 ospiti, 0 membri
Complessivo: 742 alle 21-09--2018 06:47 pm
Numero max di visitatori odierni: 38 alle 01:54 pm
Mese in corso: 164 alle 01-10--2024 10:01 pm
Anno in corso: 711 alle 06-08--2024 02:13 pm
Share
Translate »