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livello elementare.
ARGOMENTO: OCEAN POLLUTION
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: OCEAN
parole chiave: plastica
L’oceano è divenuto il ricettacolo di otto milioni di tonnellate di rifiuti che, trasportati dalle correnti marine, si riuniscono in cinque gigantesche “isole di immondizia” che turbinano attorno ai principali vortici oceanici, ma non solo. La NASA ha creato una inquietante visualizzazione di questo inquinamento.
Nelle immagini si notano i movimenti delle masse di plastica negli oceani del mondo. La NASA ha creato il time-lapse utilizzando i dati di boe scientifiche galleggianti distribuite negli oceani negli ultimi 35 anni – credit NASA. Le boe sulla mappa sono rappresentate dai puntini bianchi e si nota come migrano verso i cinque vortici conosciuti nel grande sistema di correnti oceaniche. Questi si trovano nell’Oceano Indiano e nel nord e nel sud del Pacifico e nel nord e nel sud dell’Atlantico ma questo non vuol dire che non possano essersi formati anche in altri mari.
Circa 8 milioni di tonnellate di bottiglie, borse e altri rifiuti di plastica finiscono ogni anno negli oceani del mondo. Una quantità stimata che però potrebbe essere sottostimata in quanto gran parte potrebbe essere affondata. Una quantità che potrebbe essere in realtà di 12,7 milioni di tonnellate che si aggiungono ogni anno all’esistente.
Una domanda che molti si pongono è chi scarica di più?
Chi ha avuto la fortuna di navigare e immergersi negli Oceani orientali sa che più della metà proviene da cinque Paesi: Cina, Indonesia, Filippine, Vietnam e Sri Lanka ma anche tra i primi 20 inquinatori di plastica anche gli Stati Uniti. Per dare un’idea, la Cina è responsabile di 2,4 milioni di tonnellate di plastica, quasi il 28% del totale mondiale, mentre gli Stati Uniti 77.000 tonnellate.
Attraverso modelli matematici basati sul rilascio di particelle (come ECCO-2 – Estimating the Circulation and Climate of the Ocean) rilasciate in modo uniforme si nota che anche esse migrano verso i garbage patch.
La NASA ha creato il time-lapse utilizzando i dati delle boe (viste come punti bianchi) che erano state distribuite negli oceani negli ultimi 35 anni.
Dalle immagini si possono vedere i movimenti delle boe scientifiche rilasciate nel 1986 con la loro posizione nel 1999. Negli anni successivi, l’animazione della NASA mostra come si sono riunite attorno alle principali correnti oceaniche.
In che modo l’inquinamento da plastica sta devastando la vita negli oceani?
Gli studi hanno rivelato che quasi 400 specie marine sono a rischio a causa delle tonnellate di rifiuti scaricati negli oceani ogni anno. Il problema è aumentato di quasi il 50% da quando lo studio precedente è stato condotto nel 1997. Anche gli uccelli marini spesso scambiano la plastica galleggiante per cibo (oltre il 90% degli uccelli marini trovati morti nel Mare del Nord hanno plastica nello stomaco). Ma la minaccia non si ferma alle specie animali marine e arriva fino a noi. Un problema enorme che dovrebbe essere affrontato con una maggiore educazione ambientale, maggiori controlli sugli scarichi e con la rimozione su larga scala di detriti marini di plastica (per quanto si tratterebbe solo di un palliativo insignificante se non preceduto dai primi due provvedimenti).
Non si può più attendere: è stato calcolato che tra il 2010 e il 2025, circa 155 milioni di tonnellate di plastica potrebbero essere scaricate negli oceani.
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Riferimento
NASA – NOAA
NASA ECCO – Home (ecco-group.org)
ECCO estimates ocean circulation and its role in climate, combining state-of-the-art ocean circulation models with global ocean data sets.
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