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Islanda: una nuova eruzione minaccia Grindavik di Salvatore Giammanco e Gianfilippo De Astis – INGV

tempo di lettura: 3 minuti

 

livello elementare

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ARGOMENTO: GEOLOGIA
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: VULCANI
parole chiave: Islanda

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Una nuova eruzione fissurale è cominciata in Islanda alle 08:57 (ora Italiana) del 14 gennaio 2024, da una frattura apertasi poco a sud di quella del 14 dicembre 2023 all’estremità occidentale della penisola di Reykjanes, a circa 1 km dalla città di Grindavik. Questa nuova eruzione era ritenuta possibile da tempo, così come la precedente (18-22 dicembre 2023), ed erano state già predisposte tutte le misure per mettere in sicurezza gli abitanti delle aree a rischio. La cittadina era stata infatti già evacuata a dicembre, ma circa 200 abitanti erano ritornati temporaneamente nelle loro residenze. Ne abbiamo parlato in un articolo del blog INGVvulcani e in un post nella pagina Facebook INGVvulcani.
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Figura 1 – Fotografia scattata a bordo del velivolo della Guardia Costiera islandese il 14 gennaio 2024. Si vede la nuova frattura con le luci di Grindavík in lontananza – Fonte dell’immagine: Icelandic Meteorological Office. https://en.vedur.is/about-imo/news/a-seismic-swarm-started-north-of-grindavik-last-night.

L’eruzione è stata preceduta da intensa sismicità; si sono riattivate alcune fratture eruttive del dicembre 2023 e se ne sono aperte di nuove a sud (Figura 2). Queste ultime si sono sviluppate scavalcando le barriere protettive in terra predisposte per deviare le colate laviche, giungendo fino quasi a ridosso della cittadina di Grindavik.

Mappa dell’IMO raffigurante l’espansione della lava (forma di colore viola) emessa fino alle ore 13.50 del 14 gennaio 2024. La mappa è basata sulle misurazioni condotte per due volte dall’Istituto islandese di storia naturale e dall’Istituto di scienze della terra dell’Università islandese. In viola più chiaro è raffigurata l’espansione della colata alle ore 16:15, quasi 2 ore e mezza dopo. Le fessure eruttive sono indicate da linee rosse, mentre le barriere costruite per impedire alla lava di raggiungere Grindavík sono rappresentate dalle linee tratteggiate arancioni.

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Figura 2 – Mappa dell’Icelandic Meteorological Office (IMO) raffigurante l’espansione della lava (forma di colore viola) emessa fino alle ore 13.50 del 14 gennaio 2024. La mappa è basata sulle misurazioni condotte per due volte dall’Istituto islandese di storia naturale e dall’Istituto di scienze della Terra dell’Università islandese. In viola più chiaro è raffigurata l’espansione della colata alle ore 16:15, quasi 2 ore e mezza dopo. Le fessure eruttive sono indicate da linee rosse, mentre le barriere costruite per impedire alla lava di raggiungere Grindavík sono rappresentate dalle linee tratteggiate arancioni.

La colata meridionale, prodotta da una ulteriore piccola frattura eruttiva apertasi alle 13:10 del 14 gennaio a ridosso di Grindavik, è riuscita a entrare in città distruggendo alcune case, ma, già nella mattinata di oggi, 15 gennaio, è inattiva e non più alimentata. Anche la colata principale che si sviluppa a nord dell’abitato sembra aver rallentato la sua espansione. L’eruzione effusiva dalla fessura eruttiva principale continua, con quattro/cinque bocche eruttive attive, situate principalmente a nord della fessura iniziale, e da qui le colate si espandono in direzione sud-ovest lungo le barriere protettive precedentemente costruite. La velocità di emissione della lava è leggermente diminuita rispetto al 14. Nel corso della notte tra il 14 e il 15 gennaio 2024 sono in corso i lavori di costruzione per l’ampliamento delle barriere di protezione. Questi interventi sono stati incoraggiati dal fatto che le barriere esistenti, erette tra novembre e dicembre, sono state piuttosto efficaci, deviando i flussi di lava lontano dalla città verso sud-ovest. Anche per questa nuova eruzione non ci sono state conseguenze immediate sul traffico aereo in entrata e in uscita dall’Islanda, ma è stato dichiarato lo stato d’emergenza. Per quanto riguarda i danni causati dall’eruzione, secondo un articolo della testata “Indipendent”, finora sono andate a fuoco e distrutte tre case e non ci sono state vittime. Tuttavia una persona risulta dispersa perché caduta in una frattura non eruttiva.

L’Ufficio Meteorologico Islandese (IMO) continua a monitorare l’attività ed è in contatto continuo con la protezione civile e le unità operative presenti nell’area. Maggiori dettagli e aggiornamenti sul sito dell’IMO https://en.vedur.is/

L’attività in corso può essere seguita su diversi live-streamings, tra cui: https://www.youtube.com/watch?v=804nPrAUAxg, e https://www.youtube.com/watch?v=Bqudj0x0POA

 

articolo pubblicato su Islanda: una nuova eruzione minaccia Grindavik – INGVvulcani

 

 

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