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Ai confini del mondo con Nave Amerigo Vespucci: diario di bordo 29 marzo – 3 aprile 2024

tempo di lettura: 6 minuti

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livello elementare
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ARGOMENTO: NAVIGAZIONE
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: OCEANO ATLANTICO
parole chiave: Vespucci, Oceano Atlantico

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Venerdì 29 marzo 2024

Continua la navigazione di Nave Vespucci verso Punta Arenas (Cile) lungo le coste della Patagonia. Lungo la sua rotta attraverserà un’area soggetta alla Corrente delle Falkland, conosciuta anche come Corrente delle Malvinas, una corrente di acqua fredda dell’Oceano Atlantico meridionale che scorre verso nord lungo la costa della Patagonia fino alla foce del Rio de la Plata. Questa corrente è causata dal movimento dell’acqua spinta dal vento occidentale che gira intorno a Capo Horn. Nel Mar Argentino, questa corrente fredda si combina con la corrente tropicale calda del Brasile. In realtà la corrente delle Falkland non è una corrente di superficie, come la corrente del Brasile, ma raggiunge il fondale marino sollevando i nutrienti e trasportandoli in superficie. Questi danno vita a un’ecologia diversificata, ricca di piante e vita marina, caratterizzata da enormi fioriture di fitoplancton. L’abbondanza di pesci e di altre forme di vita marina nelle aree interessate da questa corrente ha portato allo sviluppo di un’importante industria della pesca al largo delle coste argentine.
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Sabato 30 marzo 2024

Nave Vespucci sta navigando verso Punta Arenas (Cile) si prepara a festeggiare in mare la S. Pasqua che, come ho già raccontato, si celebra “la domenica successiva al primo plenilunio dopo l’Equinozio di primavera”. In questo 2024 abbiamo avuto l’Equinozio di Primavera il 20 marzo, il Plenilunio lunedì scorso 25 marzo, e dunque domani 31 marzo, prima domenica successiva, celebreremo la Santa Pasqua,  l’unica festività “MOBILE” tra quelle cristiane perché si determina facendo riferimento sia al ciclo solare (Equinozio) che a quello lunare (Plenilunio). Questa mobilità ha però due date limite al di fuori delle quali non potrà MAI cadere: la Pasqua è SEMPRE compresa tra il 22 marzo (la Pasqua ‘più bassa’) ed il 25 aprile (la Pasqua ‘più alta’). L’ultima Pasqua ‘più bassa’ è caduta il 22 marzo 1818 e la prossima si verificherà di nuovo nel 2285 mentre quella ‘più alta’ è stata il 25 aprile 1943 e la prossima si avrà di nuovo nel 2038. Questa sarà anche una Pasqua “più corta” in Italia in quanto alle 02.00 di questa notte, tra sabato 30 e domenica 31 marzo, tornerà l’ ‘ora estiva’ (detta ‘legale’): le lancette verranno spostate un’ora in avanti e così, quest’anno, avremo un giorno di Pasqua più corto: di 23 ore anziché 24 ! L’ora estiva, invece, non scatterà a bordo dell’Amerigo Vespucci, essendo legato all’ora locale, pertanto la differenza di fuso orario tra l’Italia e la nave passerà da 4 a 5 ore … ma “in avanti”!

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Domenica 31 marzo 2024

Finalmente il Vespucci si sta inoltrando nello Stretto di Magellano per raggiungere Punta Arenas (Cile), un canale, lungo circa 270 miglia, sotto la sovranità del Cile dove, a circa metà del suo tragitto, si trova il porto di Punta Arenas nostra prossima destinazione. È un percorso navigabile fra il continente del Sud America (a Nord) e la Terra del Fuoco (a Sud) e costituisce un passaggio naturale tra l’Oceano Pacifico e l’Oceano Atlantico, in alternativa al Canale di Beagle (interno all’arcipelago della Terra del Fuoco) ed al Canale di Drake (il tratto di oceano tra Capo Horn e l’Antartide notoriamente molto turbolento). Il passaggio è comunque considerato una rotta impegnativa per i forti venti, le correnti marine e per la ristrettezza dei passaggi.

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Lunedì 1 aprile 2024

Stamattina l’Amerigo Vespucci è entrato in porto ed è ormeggiato a Punta Arenas (Cile), il porto più meridionale mai toccato nella sua lunga vita nei mari del mondo: latitudine 53° 10′ S. Siamo nella Terra del Fuoco il cui nome è da attribuire a Magellano che, nel 1520, scorse dalla sua nave, la Victoria, i fuochi e il fumo dei numerosi falò accesi dagli indigeni Selknam lungo la costa dell’Isla Grande, l’isola maggiore dell’arcipelago.
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Una curiosità: secondo un trattato del 1881 la Terra del Fuoco fu suddivisa tra Cile e Argentina e, in seguito a quello, nacquero due province: la Provincia di Magellano e del Territorio Antartico Cileno e la Terra del Fuoco, Antartide e Isole dell’Atlantico del Sud che è invece una provincia argentina con capitale Ushuaia. Le bandiere ufficiali delle due Province hanno in comune la figura della CROCE DEL SUD, la costellazione che fa parte, da millenni, della cosmologia indigena dei popoli dell’emisfero australe.

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Si tratta di una costellazione invisibile nell’emisfero Nord, che fu osservata dai navigatori europei alla fine del XV secolo e considerata un segno di benedizione divina per le loro imprese. Cieli sereni e Buon Lunedì dell’Angelo

Martedì 2 aprile 2024

Nave in sosta a Punta Arenas, la città costiera più fredda dell’America Latina con più di 100.000 abitanti che funge da città di accesso all’Antartide. Anticamente chiamata Magallanes, ebbe nel tempo una crescita demografica dovuta anche alle ondate di immigrati europei, principalmente dalla Croazia e dalla Russia, attratti dalla corsa all’oro e dal boom dell’allevamento di pecore negli anni ’80 dell’Ottocento e all’inizio del ‘900. La più grande azienda ovina, che controllava 10.000 chilometri quadrati in Cile e Argentina, aveva sede proprio a Punta Arenas dove vivevano i suoi proprietari.

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monumento all’esploratore Fernando de Magallanes, situato in Plaza Muñoz Gamero o Plaza de Armas a Punta Arenas, Cile. Secondo la tradizione, chi bacia il piede dell’indio fuegino (selkman) che tornerà in questa città. P. Arenas Magallanes.JPG – Wikimedia Commons

La sua storia riporta che la Spagna stabilì nell’area degli insediamenti nel tentativo di proteggere le sue navi e prevenire la pirateria da parte dei pirati inglesi, controllando lo Stretto strategico di Magellano. Nei pressi dell’odierna Punta Arenas benne fondata una colonia, Ciudad del Rey don Felipe, poi rinominata come Puerto del Hambre, che si traduce in Porto della Carestia, a causa della difficoltà per i coloni di procurarsi cibo e acqua. Un capitano pirata inglese, Thomas Cavendish, durante la sua circumnavigazione, salvò l’ultimo membro sopravvissuto di Puerto del Hambre nel 1587.
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Oggi, 2 aprile si celebra San Francesco da Paola, eremita e PROTETTORE DELLA GENTE DI MARE, nella ricorrenza del giorno della sua ascesa al Cielo nel 1507. Si narra che Francesco, volendo attraversare lo stretto di Messina ed essendosi i pescatori rifiutati di aiutarlo, stese il mantello e con due fraticelli solcò le acque. Per tradizione, sul ponte di comando di molte navi è fissata una targa per onorare il Santo da Paola. Se cade nel periodo di Quaresima, nei paesi in cui il Santo è patrono, la festa si svolge nell’anniversario della sua canonizzazione, che avvenne il 1 maggio del 1519. Auguri ai tanti Francesco del Sud Italia che festeggiano oggi il loro onomastico.
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Mercoledì 3 aprile 2014

Nella città di Punta Arenas esiste il Museo Nao Victoria dove si trova una ricostruzione della Victoria, il veliero della spedizione di Ferdinando Magellano. Inoltre, nella piazza che già ospita la statua di Magellano, sorge un altro monumento, il busto del navigatore vicentino Antonio Pigafetta che scrisse il diario di bordo di quella spedizione. Il busto fu donato a Punta Arenas dalla città di Vicenza nell’ottobre del 2020 nell’ambito delle celebrazioni per i 500 anni dal primo giro del mondo e, in particolare, dell’attraversamento dello Stretto di Magellano avvenuto tra il 21 ottobre e il 28 novembre del 1520. Un riconoscimento all’importante ruolo che Pigafetta ricoprì nel far conoscere al mondo una delle imprese più coraggiose dell’Umanità.
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Ma è ora di ripartire. Oggi pomeriggio alle 14:00 ora italiana, il Vespucci ha mollato gli ormeggi alla volta del mitico Capo Horn, buon vento in poppa a tutti.

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Cieli sereni e alla prossima
Paolo Giannetti

 

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