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Dal diario di Capitan Bitta: l’arrivo a Panama e la sosta a Balboa 28 maggio – 3 giugno

tempo di lettura: 9 minuti

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livello elementare
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ARGOMENTO: SCIENZE DEL MARE
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: OCEANO PACIFICO
parole chiave: Amerigo Vespucci, Balboa, Panama

 

Martedì 28 maggio 2024

Nave Amerigo Vespucci sta navigando in acque panamensi per giungere a Balboa. In realtà sarebbe meglio dire “vi ritorna”; 22 anni fa fece sosta nel porto panamense dal 4 all’8 luglio 2002 dopo l’attraversamento del Canale di Panama effettuato durante il precedente Giro del Mondo del 2002-2003. Il Canale di Panama è una mirabile opera ingegneristica non solo per le sue dimensioni ma anche per le sue soluzioni innovative. Il canale è formato da acqua dolce e non permette che le acque salate, la flora e la fauna dei due oceani si incontrino. Il lago artificiale Gatun, ad una quota più elevata, ha la funzione di bacino per fare confluire nel canale l’acqua piovana e quella proveniente dalle foreste pluviali circostanti.

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Come funziona?

Una serie di chiuse permettono alle navi di ‘scalare’ la collina, alta circa 40 metri, dove si trova il lago. Sia in salita che in discesa tre bacini si riempiono o calano di livello a seconda della necessità. In pratica la nave entra nel primo bacino, il livello dell’acqua, per caduta, viene alzato fino a quello del secondo bacino e la nave entra nel secondo bacino. Poi il livello dell’acqua viene alzato fino al livello del terzo ed il processo prosegue. Il contrario avviene quando la nave ha superato la parte più alta del canale.

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Curiosità

Da “Ovest a Est”? Chi percorre il canale entrando dall’Oceano Atlantico, quando sbuca nell’Oceano Pacifico si ritrova più a Est di quando è entrato. Questo perché l’istmo di Panama, nel suo punto più stretto, si ripiega su se stesso come una grossa S adagiata, e il suo andamento è da SW verso NE, anziché da NW verso SE. Chi ha le idee confuse può semplicemente vedere la carta.

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Con orgoglio patrio notiamo che le nuove paratoie giganti utilizzate qualche anno fa per l’ampliamento del canale sono state realizzate in Italia da un consorzio italo-spagnolo (GUPC), all’interno del quale c’era il gruppo Salini-Impregilo. Le paratoie sono lunghe 57,60 metri, larghe 11, alte 30 metri e pesanti tremila tonnellate ciascuna e fanno parte del progetto ‘Terzo set di chiuse‘ che ha permesso, dall’inizio del 2016, il transito tra i due oceani a navi lunghe quasi 400 metri e capaci di trasportare 13.000 container, il triplo di quelli precedenti.

Mercoledì 29 maggio 2024

Nave Vespucci è arrivata nel porto di Balboa (Panama), un distretto della Città di Panama sul Pacifico, situato sull’entrata del Canale omonimo. La città fu fondata dagli Stati Uniti nel 1903 durante la costruzione del canale, rimanendo di fatto un territorio statunitense fino all’annessione, del 1979. Balboa fu creata con la costruzione di scuole, uffici postali e di polizia, bar e locali di ricreazione e perfino uno yacht club per i membri dell’amministrazione del canale e per i loro familiari.

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Deve il suo nome a Vasco Núñez de Balboa, esploratore e conquistatore spagnolo, che, il 25 settembre dell’anno 1513, attraversato l’istmo centro-americano, vide per la prima volta le acque di un grande oceano sino ad allora sconosciuto. Il nuovo mare, che venne chiamato “Mare del Sud“, era l’attuale Oceano Pacifico. Balboa capì subito che Cristoforo Colombo non sarebbe mai potuto arrivare a toccare le coste dell’Asia, perché il continente americano si frapponeva fra l’Atlantico e il nuovo oceano. Semplice ufficiale dell’esercito spagnolo, non poteva allora sapere di trovarsi di fronte alla più grande distesa d’acqua del pianeta: l’Oceano Pacifico. Nel 1904, in suo onore, Panama chiamò la sua moneta Balboa rimpiazzando in seguito il pèso colombiano all’indipendenza del paese. Il valore del Balboa è sempre stato legato a quello del dollaro USA, con il quale ha un cambio 1 : 1.

Curiosità

Il Balboa panamense circola solamente come moneta e NON in banconote! Nel Paese infatti vengono comunemente utilizzate le banconote statunitensi. Nel 1941 furono stampate delle banconote in Balboa (valori da 1, 5, 10 e 20) ma vennero ritirate 7 giorni dopo e furono soprannominate “Il dollaro dei sette giorni”. Le uniche banconote in Balboa furono ritirate e (quasi) tutte distrutte: adesso le poche rimaste raggiungono quotazioni elevatissime sul mercato numismatico.

Giovedì 30 maggio 2024

Il Vespucci è in porto a Balboa (Panama) ed il suo equipaggio sta scoprendo questa città così particolare.
A riva, è esposta la bandiera di cortesia panamense, in uso dal 3 novembre 1903, che si compone di un rettangolo diviso in quattro parti uguali: il riquadro posizionato nella parte dell’asta in alto a sinistra ha una stella blu al centro su sfondo bianco, quello in alto a destra è completamente rosso, quello in basso a sinistra è completamente blu, mentre il riquadro posizionato nella parte inferiore ha una stella rossa al centro su sfondo bianco.

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Nei colori e nel disegno si ispira a quella degli Stati Uniti d’America: il rosso dei conservatori e il blu dei liberali, rappresentano i due partiti politici presenti all’atto della fondazione. Il bianco rappresenta la pace nella quale le istituzioni operano. La bandiera nacque la notte del 2 novembre 1903, in concomitanza con la separazione di Panama dalla Colombia, grazie all’immaginazione di Manuel Amador Terreros, figlio di Manuel Amador Guerrero, leader separatista panamense al quale fu assegnato questo compito su richiesta dei suoi genitori .

Curiosità

Il disegno attuale della bandiera panamense, però, non é quello originale che aveva i colori invertiti rispetto a quella conosciuta ai giorni nostri. L’inversione del disegno avvenne nel 1925 e poi, nel 2017, vi fu un altro cambiamento, ma solo nei colori che assunsero una diversa tonalità (vedi figura). La bandiera panamense é definita “bandiera ombra” perché usata, come quelle di altri paesi, per nascondere l’effettiva nazionalità delle navi mercantili e delle imbarcazioni da diporto, per sfuggire a imposizioni fiscali o per altri motivi.


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Venerdì 31 maggio 2024

Nave Vespucci in porto a Balboa (Panama)
Il cappello di Panama… non è di Panama! Abbattuta una di quelle certezze all’apparenza incrollabili, ecco, in breve, la storia di questo copricapo le cui origini sono ecuadoregne! Il nome ‘Panama‘ viene probabilmente dal fatto che i minatori che viaggiavano verso la California, passando per Panama, compravano lì questo cappello che veniva invece fabbricato in Ecuador. Così Panama si è presa la paternità di una cosa che non è sua.

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Un’altra curiosità
a man, a Plan, a Canal, Panama

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Vespucci in banchina a Balboa, Panama

Cosa ha di particolare questa frase? La frase è “palindroma”, cioè può essere letta sia da destra che da sinistra …proprio come il canale che può essere attraversato sia da Est che da Ovest!

Sabato 1 giugno 2024

Nave Vespucci, in porto a Balboa (Panama), si è incontrata con un’altra unità della Marina Militare Italiana, il nuovo pattugliatore d’altura Raimondo Montecuccoli (P 432), partito dall’Italia il 29 aprile scorso per una lunga campagna operativa.
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Il Montecuccoli dopo aver attraversato l’Oceano Atlantico, ha passato il Canale di Panama e ha fatto ingresso nel Pacifico, dove svolgerà un’attività addestrativa e operativa con altre marine partner e alleate. Durante la campagna la nave farà sosta in 13 porti di 11 differenti Paesi, facendo mostra degli aspetti preminenti dello sviluppo tecnologico nazionale, della preparazione degli equipaggi a supporto della competitività del Sistema Paese. Al termine delle esercitazioni e dell’attività di naval diplomacy rientrerà in Italia completando il giro del mondo!

Il “Montecuccoli”

Una nave ha già portato questo nome nel secolo scorso. Si trattava di un incrociatore leggero della Regia Marina e poi della Marina Militare. Venne così battezzato in onore del condottiero del XVII secolo Raimondo Montecuccoli. Nel 1956 la nave fu inviata a Melbourne, con compiti di rappresentanza, in occasione delle Olimpiadi e rientrò via Panama a causa della crisi di Suez, compiendo, in 6 mesi, la circumnavigazione del globo (dal 1 Settembre 1956 al 1 Marzo 1957).

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Domenica 2 giugno 2024

Nave Amerigo Vespucci in porto a Panama. Gli equipaggi schierati festeggiano la Festa della Repubblica italiana. Ogni 2 giugno il Presidente della Repubblica italiana, rende omaggio all’Altare della Patria, un monumento simbolo del nostro Paese inaugurato il 4 giugno 1911 che raccoglie nelle sue sculture la storia dell’Unità d’Italia ed i simboli cardine della Repubblica. Eccone alcuni:

  • 2 gruppi scultorei in bronzo dorato rappresentano i valori degli italiani: PENSIERO e AZIONE.Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è Screenshot-2024-06-02-192932.png
  • 4 statue in marmo botticino che simboleggiano i valori morali degli italiani e i principi ideali che rendono salda la nazione: FORZA, CONCORDIA, DIRITTO e SACRIFICIO.
  • 14 bassorilievi di CITTÀ NOBILI italiane posti alla base della statua di Vittorio Emanuele II. Si tratta di capitali delle antiche monarchie italiane preunitarie e delle repubbliche marinare, perciò non necessariamente delle più importanti d’Italia.Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è Screenshot-2024-06-02-192947-1024x736.png
  • 16 statue nel fregio sopra il grande portico personificano le Regioni italiane. Ogni statua si trova in corrispondenza di una colonna.
  • 2 quadrighe, visibili da tutta Roma, che simboleggiano l’UNITÀ e la LIBERTÀ.
  • 2 iscrizioni latine poste sui frontoni dei sottostanti propilei, richiamano i due concetti cardine che informano l’intero monumento: LIBERTÀ DEI CITTADINI (“Civium Libertati“) e UNITÀ DELLA PATRIA (“Patriae Unitati“).
  • 2 fontane dei maggiori mari italiani: a sinistra il MARE ADRIATICO e, a destra, il MAR TIRRENO.

Ci sarebbe molto da raccontare di questo monumento, che ha un significato etico e morale per il nostro Paese, ed ospita la tomba del Milite Ignoto, che viene oggi omaggiata dal Presidente della Repubblica e dalle massime Autorità civili e militari prima della sfilata ai Fori imperiali. Per chi avesse perso la telecronaca, la sfilata può essere vista su RAI Play.

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Un evento che gli equipaggi forse non potranno vedere in diretta ma al quale sono legati da un comune sentimento.

Lunedì 3 giugno 2024

Anche la sosta a Panama è terminata e Nave Vespucci sta ora navigando verso il Messico dove approderà a Puerto Vallarta il 18 giugno.

Oggi vi parlo dei fuochi di Sant’Elmo, una delle più spettacolari manifestazioni della presenza di elettricità nell’atmosfera. Si tratta di lampi, a volte blu, che durano pochi secondi e compaiono poco prima dei temporali nei pressi degli alberi maestri delle navi o alla sommità delle antenne. Intorno alle estremità si crea l’effetto corona, a causa delle linee di forza che amplificano la carica elettrica atmosferica dovuta all’arrivo della tempesta. In particolare, il fenomeno è provocato dalla ionizzazione delle molecole di ossigeno (O2) e di azoto (N2) che, dopo essersi caricate, quando tornano allo stato iniziale, emettono un bagliore. L’effetto è visibile quando l’aria è priva di umidità ed accumula più facilmente elettricità. Per questo, non appena arriva la pioggia, il bagliore scompare.
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Perché fuochi di Sant’Elmo? Sant’Erasmo, chiamato Sant’Elmo, era il patrono dei marinai del Mediterraneo e, anticamente, quelle luci sugli alberi erano considerate segno della sua presenza. La leggenda narra che il santo morì sul ponte di una nave durante una tempesta ma, prima della sua morte, promise che dall’altro mondo avrebbe pregato per i marinai e dato segni sul loro destino. Il santo mantenne la parola data e da allora, le luci che sembravano salire sugli alberi della nave durante le tempeste predicevano l’imminente fine del maltempo e servivano di buon augurio ai naviganti. Se invece scendevano dall’albero sul ponte o brillavano su una persona, questo era considerato un avvertimento di imminente disgrazia o addirittura di morte.

Paolo Giannetti

 


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