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I rimorchiatori: da una guerra all’altra

tempo di lettura: 4 minuti

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livello elementare
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ARGOMENTO: STORIA NAVALE
PERIODO: XIX SECOLO 
AREA: REGIA MARINA ITALIANA
parole chiave: Rimorchiatori
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Dal 1915 al 1919 entrarono in servizio numerosi altri rimorchiatori, numerati 40-56, di tipi ancora più disparati di quelli che li avevano preceduti, tutti provenienti dalla marina mercantile o requisiti mentre erano in costruzione che si dimostrarono preziosi per il traffico di guerra che aveva dato origine a una fortissima richiesta di trasporti nelle acque basse e ristrette delle lagune e dei canali dell’Adriatico settentrionale dove queste piccole unità si trovavano perfettamente a loro agio e potevano manovrare con la massima facilità. Un nuovo afflusso di piccoli rimorchiatori numerati si ebbe negli anni ’20 con la consegna di quelli provenienti dalla marina austriaca che ricevettero i numeri da 57 a 96. Si trattava di navi di dimensioni e prestazioni analoghe a quelle italiane anch’esse, in precedenza, contrassegnate da un numero e non da un nome, ma più moderne delle nostre e un certo numero di esse era mossa da un motore diesel. Enormemente esuberanti alle necessità, in buona parte non prestarono praticamente servizio venendo subito radiati mentre altri vennero ceduti all’Esercito e al Genio Civile; altri, compreso qualche vecchio esemplare nazionale, venne declassato a pirobarca.

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Rimorchiatore ex austriaco n. 90 (da www.italian shiplover.it archivio Danijel Germek)

Durante la seconda guerra mondiale non fu più ripresa la regolare progressione della serie numerica, ma considerando che ormai il gruppo si era sensibilmente ridotto fin dagli anni ’20 a causa delle radiazioni, si sfruttarono i numeri rimasti vacanti che, senza un criterio individuabile, furono assegnati ai rimorchiatori ex jugoslavi catturati integrati da poche altre unità nazionali di provenienza mercantile. Infine le unità ex francesi vennero incorporate, anche se presumibilmente non effettivamente utilizzate, aggiungendo la sigla FR al numero che, in qualche caso si sarebbe altrimenti sovrapposto ad uno già portato da altre navi ancora in servizio.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è Screenshot-2024-04-10-135727.pngRimorchiatore jugoslavo n.13, poi italiano n. 10 (Foto Marina Reale Jugoslava)

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Rimorchiatori lagunari

Una serie a parte era rappresentata dai rimorchiatori lagunari. Si trattava di dieci unità entrate in servizio fra il 1919 e il 1921 numerare R.L.1-10. Come suggerisce la classificazione erano destinate al servizio nell’Arsenale di Venezia e nelle lagune venete, anche se la loro immersione era superiore al metro e quindi non le rendeva particolarmente competitive nei confronti di tante altre navi operanti in acque basse (1). In gran parte ebbero vita breve in quanto, esuberanti alla necessità, furono ceduti al Ministero dei Lavori Pubblici o ad altri enti che le utilizzarono anche nei servizi fluviali. Molti anni dopo, nel 1948, si aggiunse una nuova piccola unità e furono classificati rimorchiatori lagunari cinque dragamine veloci (DV 131-135), certamente poco indicati per questo impiego sia come struttura sia come economicità.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è Screenshot-2024-04-10-135744.pngIl DV 123 in servizio a Venezia dello stesso tipo e contemporaneamente alle unità trasformate in rimorchiatori (Coll. dell’autore)

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è Screenshot-2024-04-18-202852.png

Epilogo

Nonostante le piccole dimensioni e nessun valore bellico, anche i rimorchiatori numerati non sfuggirono alle drammatiche vicende della guerra: delle 63 unità di vario tipo, acquisite in diverso modo, che furono presenti negli anni del conflitto, 35 andarono perdute per cause belliche, catturate dai tedeschi il 9 settembre 1943 o restituite alla Jugoslavia dopo tale data. Il resto rimase in servizio “a consumazione” e la congerie di unità eterogenee e sempre più anziane andò gradatamente assottigliandosi. L’Annuario delle Forze Armate del 1970 dà ancora in servizio i numeri 2, 23, 27, 32, 47, 78, 80, 87, 96 e R.L.1. Nel 1975, con la radiazione del rimorchiatore n. 87 ex austro-ungarico T67, l’ultimo capitolo di questa storia si chiuse.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è Screenshot-2024-04-10-135757.pngRimorchiatore RP 111 (Da www.sicurezza e soccorso.com foto Egidio Ferrighi)

L’estinzione di queste serie piccole e antiche unità non poteva ovviamente causare le scomparsa di quei servizi minimi che esse normalmente svolgevano, e quindi si rese opportuno il loro rimpiazzo con due nuove classi di rimorchiatori numerati, le serie R.P.101-124 e 125-134 entrate in servizio negli anni ’70 e ‘80 che si ricollegano idealmente ai loro progenitori quanto a dimensioni e dislocamento, ma grazie ai progressi della tecnologia e degli automatismi hanno motori molto più potenti e equipaggi estremamente ridotti; altre unità di tipo nuovo sono in programma. Ma quella recente è tutta un’altra storia.

Guglielmo Evangelista

 

Note

1) Per esempio le cannoniere lagunari Ape e Vespa avevano un’immersione di soli 80 cm e l’attuale motonave Stradivari che svolge servizio sul Po e fa capolinea a Venezia, lunga 62 metri, ha un’immersione di 90 cm.

 

 

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