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Dal diario di bordo di Nave Vespucci, l’arrivo in Perù: 7 – 13 maggio 2024

tempo di lettura: 9 minuti

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livello elementare

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ARGOMENTO: SCIENZE DEL MARE
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: DIDATTICA
parole chiave: Amerigo Vespucci, Oceano Pacifico

 

Martedì 7 maggio 2024

Continua la navigazione nel Pacifico di Nave Vespucci: i marinai, lontani dalla costa, hanno la possibilità di osservare gli innumerevoli colori del cielo e del mare, meno distratti dal territorio che normalmente li circonda. 

Esiste uno strumento per misurare l’azzurro del cielo?
Si, e si chiama cianometro, inventato dallo svizzero Horace Bénédict de Saussure (1740-1799), considerato il padre dell’alpinismo. Durante le sue scalate sul Monte Bianco, constatò, con l’aiuto del cianometro, che l’azzurro diventava più scuro man mano che si saliva in coincidenza con la graduale diminuzione dell’umidità dell’aria, ed arrivò alla conclusione che il colore del cielo era un indicatore del contenuto di vapore acqueo nell’aria; in pratica nelle valli, dove l’umidità è alta, l’azzurro si sbiadisce e il cielo appare più bianco, soprattutto nella fascia vicina all’orizzonte.

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Come è fatto il cianometro?

È un semplice cartoncino di forma circolare suddiviso in 53 sezioni, ognuna delle quali è colorata con una determinata proporzione del pigmento blu di Prussia. L’insieme forma una scala di azzurri dal bianco al nero, e ad ogni sezione corrisponde un numero. Alzandolo con il braccio teso verso il cielo (una distanza standard dagli occhi) basta comparare il colore del cielo con uno dei colori presenti sullo strumento, assegnandogli il numero corrispondente. Secondo le osservazioni di Horace Bénédict de Saussure, l’azzurro più scuro fu il numero 39, misurato sul Monte Bianco a 4.810 m di altezza. Anche il naturalista tedesco Alexandre von Humboldt (1769-1859), lo stesso da cui deriva il nome alla corrente del Perù, utilizzò il cianometro di Saussure nelle sue spedizioni nel continente sud-americano registrando un azzurro numero 46 sulla vetta del Chimborazo, una delle vette più alte delle Ande, a quasi 6.300 m sul livello del mare.

Mercoledì 8 maggio 2024
Continua la navigazione di Nave Vespucci nelle acque del Pacifico, tra splendide albe e tramonti. 

Perché il cielo è di color blu? La luce proveniente dal Sole (visibile) è composta da onde elettromagnetiche di diversa lunghezza le quali, quando scomposte, vengono percepite come colore VIOLA (le più piccole) oppure ROSSO (le più grandi). Le misure intermedie ci danno il BLU, il VERDE, il GIALLO e l’ARANCIO. Come ricorderete l’atmosfera della Terra è composta da gas (principalmente azoto e ossigeno) ma anche da acqua (sotto forma di vapore, gocce e cristalli di ghiaccio) e particelle (polveri, ceneri, sale di mare ecc.) che interagiscono in maniera differente con la luce solare a seconda delle diverse lunghezze d’onda. In particolare, le particelle di polvere e le goccioline d’acqua sono molto più grandi della lunghezza d’onda della luce visibile passante, che viene così riflessa in tutte le direzioni con il suo stesso colore bianco, senza che venga scomposta nei suoi colori componenti. Le molecole di gas hanno invece dimensioni inferiori e la luce si comporta diversamente a seconda della sua lunghezza d’onda.

Ad esempio la luce rossa ha una lunghezza d’onda maggiore e tende a “scavalcare” le particelle più piccole; questa luce, dunque, interagisce molto debolmente con l’atmosfera e prosegue la sua propagazione rettilinea lungo la direzione iniziale; invece la luce blu, avendo una lunghezza d’onda inferiore, viene riflessa dalle molecole in tutte le direzioni. Questa diversa diffusione, dovuta alla diversa lunghezza d’onda, è chiamata effetto Rayleigh (da John Rayleigh, il fisico inglese che per primo la descrisse) e dà la risposta alla nostra domanda. In pratica, nell’attraversare l’atmosfera, le radiazioni di maggior lunghezza d’onda (rossa, arancione e gialla) proseguono la loro traiettoria, minimamente influenzate dalla presenza del particolato mentre la luce blu è diffusa in tutte le direzioni (anche verso i nostri occhi) e quindi il cielo ci appare blu. Vicino all’orizzonte il cielo è di un blu più tenue (vedi immagine) perché la luce, da quella direzione, dovendo attraversare uno spessore maggiore di aria, viene maggiormente diffusa e giunge così ai nostri occhi anche una minore quantità di blu.

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E Il mare?

Passando dal cielo al mare, possiamo dire che il mare è blu per ragioni simili a quelle che rendono azzurro il cielo. Quando le onde luminose attraversano l’acqua del mare vengono assorbite dall’acqua stessa: alcune più velocemente, come il rosso e il giallo perché hanno minore energia; in seguito le altre, dal verde al viola.

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Così, già a piccole profondità, teoricamente si percepirebbe solo il nero… In realtà l’acqua ci restituisce la lunghezza d’onda del blu ancora a molti metri di profondità, dando al mare il suo inconfondibile colore.

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Nota: per completezza, il colore del mare è anche influenzato, in parte, dal colore del cielo che si riflette nell’ acqua acquisendone le diverse tonalità, come ad esempio quando è nuvoloso.

9 maggio 2024
L’Amerigo Vespucci continua la sua navigazione a vela per la prossima destinazione. Nella mappa sottostante vedete la rotta prevista che sta seguendo verso il porto peruviano di Callao. Giunto a traverso dell’isola di San Lorenzo accosterà verso il porto dove entrerà il mattino del 12 maggio.

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Oggi ricorre la Festa dell’Unione Europea e molti edifici e infrastrutture pubbliche mostrano la bandiera dell’Europa,  che raffigura dodici stelle dorate a cinque punte disposte in cerchio su campo blu; le stelle sono orientate con una punta verso l’alto. Comunemente viene associata all’Unione Europea ma in realtà questa bandiera era già stata adottata per la prima volta nel 1955 dal Consiglio d’Europa, un’organizzazione distinta dall’UE, e pensata per rappresentare l’intero continente europeo e non la particolare organizzazione. L’Unione Europea, successivamente istituita con il trattato di Maastricht nel 1992 dai medesimi membri della Comunità europea, adottò, dopo una lunga ed elaborata discussione presso il Consiglio d’Europa, la bandiera con le dodici stelle dorate su campo blu che oggi rappresenta sia il Consiglio d’Europa sia l’Unione Europea. Il numero 12 fu scelto come simbolo di perfezione e completezza, mentre il campo blu della bandiera richiama il cielo scuro d’Occidente (in antitesi al cielo più luminoso del Levante).

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Le stelle disposte in cerchio rappresentano gli ideali di unità, solidarietà e armonia tra i popoli d’Europa. Il numero delle stelle, invariabile, NON dipende dal numero dei paesi membri ma ricorda gli apostoli, i figli di Giacobbe, le fatiche di Ercole, le tavole della legge romana, ed i mesi dell’anno. Chi è addentro alle cose di Chiesa coglie subito che il simbolismo del cerchio di stelle rimanda alla iconografia della Madonna che ha il manto azzurro e intorno al capo una corona di dodici stelle.

Curiosità
Anche le maglie della nazionale italiana di calcio sono azzurre perché si rifanno al colore dei Savoia, che a loro volta avevano scelto questo azzurro perché si rifaceva alla Vergine Maria, di cui erano devoti

Venerdì 10 maggio 2024

Nave Vespucci sta navigando nel Pacifico e si trova in prossimità del porto di Callao (Perù). Oggi ma nel 1497 (10 maggio 1497) Amerigo Vespucci lasciò Cadice, in Andalusia, per il suo primo viaggio nel Nuovo Mondo. Fu la prima di altre spedizioni, che permisero al fiorentino di capire che le terre da poco scoperte da Cristoforo Colombo non erano porzioni di territorio dell’Asia. Vespucci, effettuò questo viaggio, che venne finanziato dal re Ferdinando II di Aragona, in compagnia di Juan de la Cosa e sotto il comando di Juan Diaz de Solis. Le navi fecero ritorno in Europa nel 1498 navigando tra le attuali Florida e Cuba, e dimostrando per la prima volta l’insularità di quest’ultima.

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Nel giugno del 1500 Juan de la Cosa rientrò a Cadice ed elaborò per i Regnanti di Spagna il primo mappamondo nel quale appaiono le terre americane. La mappa fu fatta in modo verticale, ossia l’Occidente corrisponde alla parte superiore e l’Oriente la parte inferiore. Nella parte superiore appare un’effigie di San Cristoforo, ma potrebbe essere anche considerata come un ritratto di Cristoforo Colombo. 

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La mappa disegnata da Juan de la Cosa nel 1500, conservata al Museo Navale di Madrid – Riferimento Centro Virtual Cervantes  1500 map by Juan de la Cosa.jpg – Wikimedia Commons

Sabato 11 maggio 2024

Nave Vespucci si sta preparando per entrare nel porto di Callao (Perù) dove entrerà domattina issando in porto la bandiera di cortesia del Perù che venne creata da José de San Martín e adottata nel 1825. Nel corso della guerra contro la Spagna, osservando il volo di uno stormo di fenicotteri dal petto bianco e dalle ali rosse, egli avrebbe esclamato: “Ecco la bandiera della libertà !”. La bandiera di Stato e quella navale presentano al centro uno scudo diviso in tre campi: uno celeste, a sinistra, su cui é raffigurata una vigogna, un altro bianco a destra, dove é rappresentato un albero di china (o cinchona) e, ancora in basso, uno rosso e più piccolo in cui si vede una cornucopia che elargisce monete.

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Questi simboli indicano i tesori del Perù nei tre regni naturali. A proposito del vigogna (Vicugna vicugna ) si tratta di un camelide artiodattilo andino a volte chiamato erroneamente “lama” senza sapere che nella famiglia dei camelidi esistono quattro distinte specie sudamericane: il lama propriamente detto, la vigogna, l’alpaca e il guanaco.

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Domenica 12 maggio 2024

Eccoci in entrata in acque peruviane e Nave Vespucci è stata scorta dalla fregata BAP Palacio, ex fregata italiana ITN Lupo, che sta vivendo una seconda vita al servizio della Marina peruviana. Ma anche graditissimo è stato l’incontro in mare tra il Vespucci e la nave scuola della Armada Peruviana Unión, reduce da un altro giro del mondo appena concluso il 22 aprile scorso con cui sono avvenuti numerosi scambi di visite di cortesia. La nave peruviana, B.A.P. (Buque Armada Peruana) Unión, oltre ad essere la nave scuola della marina peruviana e il veliero più grande e veloce dell’America Latina.

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Partita il 18 giugno 2023, in dieci mesi ha visitato 22 porti di 16 Paesi diversi e percorso circa 66.000 miglia, facendo scalo anche in tre porti italiani. In particolare,  dopo aver effettuato una sosta a Taranto, provenendo dall’India via Canale di Suez, ha poi sostato a Civitavecchia (12 – 17 dicembre) ed infine a La Spezia (19 – 22 dicembre). Il BAP Union è classificato nave a palo cioè con quattro alberi (più bompresso): i primi tre armati con vele quadre, il quarto, detto appunto “palo”, con vele auriche, di forma trapezoidale.

Ecco i dati della nave con a fianco i corrispettivi di Nave Vespucci:

  BAP Union ITS Vespucci
anno del varo 2014 1931
Dislocamento 3.200 tonnellate 4.300
Lunghezza 115,50 metri 101
Vele 34 26
Superficie velica totale 3.402 metri quadri 2.635 

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13 maggio 2024
Il Vespucci è in porto a Callao, il più grande ed importante porto del Perù che si trova ad ovest di Lima, la capitale dello Stato, e ne fa parte dell’area metropolitana che concentra quasi un terzo della popolazione del Perù. La città fu fondata nel 1537, due anni dopo Lima, e presto divenne il porto principale del commercio marittimo spagnolo sull’oceano Pacifico. Ha una storia travagliata: nel 1746 un terribile tsunami causato da uno dei più forti terremoti che purtroppo ricorrono frequentemente in Perù distrusse interamente il porto di Callao. Il 2 maggio 1866 fu oggetto della battaglia di Callao quando  la flotta navale spagnola tentò di riconquistare il Perù ormai indipendente. Più recentemente, nel 1947, fu la località di partenza della spedizione guidata da Thor Heyerdahl a bordo del Kon-Tiki con destinazione le isole della Polinesia, di cui abbiamo parlato su OCEAN4FUTURE. La spedizione, passata alla storia della navigazione, dimostrò che la colonizzazione della Polinesia poteva essere avvenuta, in epoca precolombiana, da popolazioni provenienti dal Sud America, utilizzando delle semplici zattere che navigavano alla deriva trasportate dalle correnti.

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Nel porto di Callao, il 12 settembre 1996 (28 anni fa! sic ), giunse il 27° Gruppo Navale formato da Nave Duran de La Penne e Nave Bersagliere che stavano compiendo il Periplo del Mondo. Oggi come allora, durante la visita, verrà reso omaggio al monumento eretto in memoria del Grande Ammiraglio Miguel María Grau Seminario (Piura 1834 – Oceano Pacifico, 1879), l’eroe nazionale in Perù (suo paese natale) e Bolivia: egli partecipò alla guerra del Pacifico (1879-1884), combattendo nella storica battaglia navale di Angamos, in cui trovò la morte. L’ammiraglia della Marina militare peruviana, l’incrociatore Almirante Grau (radiato nel 2017), è stata la terza nave a portare il nome Ammiraglio Grau, poi passato alla fregata FM 53 attualmente in servizio (foto) costruita a Callao dal SIMA (Servicio Industrial de la Marina) su licenza del costruttore navale italiano Cantieri Navali Riuniti.

Curiosità

In Italia, precisamente nel borgo marinaro di Boccadasse (Genova), è possibile ammirare, nella piazzetta principale, un busto che raffigura il Grande Ammiraglio Miguel Grau Seminario (foto nel piccolo riquadro in basso a destra). È una storia molto particolare: fu regalato a Boccadasse dai Peruviani perché il borgo ricorda molto quello di Piura in Perù, città natale dell’ammiraglio, nominato nel 2000 “Peruviano del millennio ”.

Paolo Giannetti
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in anteprima, nave Amerigo Vespucci in porto a Callo, Perù) – photo credit Miguel Ángel DP

le foto dell’incontro tra il Vespucci e il BAP Union e la fregata Palacio sono della marina peruviana


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