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livello elementare
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ARGOMENTO: SCIENZE DEL MARE
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: DIDATTICA
parole chiave: Vespucci, Marina Militare
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Martedì 25 giugno 2024
Alle 09:00 ora locale ovvero alle 17:00 ora italiana di ieri 24 giugno, il Vespucci ha mollato gli ormeggi da Puerto Vallarta alla volta di Los Angeles in California, con previsto l’arrivo nella City of Angeles il 02 luglio. Il tempo è buono e la nave dirige verso la nuova destinazione dove la attenderanno in banchina gli allievi della I classe dell’Accademia Navale ed il Villaggio Italia. Ma non solo … nei cieli della California saranno salutati dalle Frecce Tricolori che, dopo i successi in Canada e negli Stati Uniti, sorvoleranno la nave più bella del mondo come alla sua partenza da Genova, avvenuta il 1 luglio del 2023.
Ma torniamo al mare. Oggi, sul lato dritto possiamo scorgere il faro Cabo Falso di Cabo San Lucas, all’estremità meridionale della Baja California (portata luminosa 28,12 miglia nautiche). In realtà si tratta del nuovo faro in quanto il vecchio, costruito su volere del generale Porfirio Diaz, fu colpito da un uragano e divenne inagibile. Nella stessa zona fu quindi costruito negli anni ’60 un nuovo faro (1 lampo bianco ogni 6 secondi). Oggi il vecchio Faro (Cabo Falso) è il monumento storico più importante e significativo del Comune di Los Cabos e rappresenta un simbolo di identità e orgoglio locale.
La Baja California, che il Vespucci costeggerà al largo nei prossimi giorni, fu abitata sin dalla fine dell’ultima glaciazione (10.000 anni fa) da popolazioni nomadi della tribù dei Pericù, la zona era chiamata Yenecamú. Un’area pressoché desertica che ancora a metà del XIX secolo era abitata solo da una ventina di abitanti. Secondo alcuni studiosi americani il villaggio fu fondato da un inglese chiamato Thomas Ritchie, che vi era giunto verso il 1828. In realtà la città sarebbe stata fondata da un certo Cipriano Ceseña nel 1788, giunto da Hermosillo, nella regione di Sonora. Di fatto, solo nel 1917, venne avviata la redditizia attività di pesca del tonno da alcuni imprenditori statunitensi che fondarono la Compañía de Productos Marinos che diede impulso allo sviluppo della zona. In tempi moderni l’estrema bellezza naturale ha portato una forte spinta turistica con la costruzione di numerosi resort per i turisti.
Antica mappa che mostra le rotte dei piroscafi del Pacifico orientale, 1883. Notare che viene citato Cabo San Lucas come hub di sosta dei mercantili verso San Francisco e gli altri porti – Fonte
https://archive.org/stream/oldmexicoherlost1883bish/oldmexicoherlost1883bish#page/n92/mode/1up Autore Bishop, William Henry, 1847-1928 California and Mexico Steamship Company line map, from- Old Mexico and her lost provinces; a journey in Mexico, southern California, and Arizona, by way of Cuba (1883) (14594814447) (cropped).jpg – Wikimedia Commons
Mercoledì 26 giugno 2024
Il Vespucci prosegue la sua rotta verso Los Angeles seguendo l’antica rotta postale pacifica orientale verso San Francisco, lasciando di poppa le bellezze di Cabo San Lucas con i suoi archi che si proiettano nel mare. Purtroppo il Vespucci ha navigato troppo al largo per poterli vedere ma, seguendo da distanza il nostro sito, glieli possiamo mostrare. Nell’area sono comuni gli avvistamenti delle megattere, durante il loro transito verso sud provenienti dall’Alaska e dalla Siberia, che attirano ogni anno molti turisti appassionati di whale watching.
gli archi di Cabo San Lucas al di fuori dei quali si aprono numerosi punti di immersione subacquee, i balnearios, l’arco marino omonimo ed uno straordinario ecosistema sottomarino che ospita numerosi tipi di razze, squali e le spettacolari megattere nel loro passaggio dal Mare di Cortés all’Oceano Pacifico. Queste portano i loro cuccioli nelle acque più calde del Golfo di California dopo aver viaggiato fino a 9.656 km dall’Alaska e dalla Siberia.
Cabo San Lucas Los Arcos 3.jpg – Wikimedia Commons
Qualche informazione sulle megattere (Megaptera novaeangliae), cetacei appartenenti al sottordine dei Misticeti, caratterizzati dalla totale assenza di denti che nell’evoluzione sono stati sostituiti da una struttura particolare, i fanoni, organizzati su due file parallele simili a spessi denti di pettine in materiale cheratinoso che consentono di filtrare minuscoli organismi zooplanctonici, il krill, che ingeriscono in grandi quantità. Sono animali marini molto grandi che arrivano a misurare 14-17 metri di lunghezza e pesare fino a 40 tonnellate. I loro salti fuori dell’acqua, detti breaching, offrono uno spettacolare straordinario ai whale-watchers. Un’altra caratteristica interessante è legata ai suoni che i maschi producono, di durata variabile per molti minuti. Questi animali affascinanti comunicano con una varietà notevole di suoni, veri e propri canti che identificano gruppi sociali che si accomunano con suoni similari. In altre parole, sembrano esistere dei dialetti fra i branchi che si scambiano informazioni secondo logiche estremamente interessanti. Sul canto delle megattere sono in corso numerosi studi di cui abbiamo parlato in questo articolo Un’interessante scoperta: ottenuta la prima “conversazione” tra esseri umani e balene che potrebbe aiutarci un giorno a parlare con forme di vita aliene • (ocean4future.org)
Giovedì 27 giugno 2024
Continua la navigazione verso la California, attraverso del faro di Capo Prieta, a nord di Estero de la Bocana. Fra pochi giorni parte dell’equipaggio sbarcherà sostituito dagli allievi dell’Accademia che inizieranno il loro periodo di addestramento marinaresco. Dovranno mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti in Accademia, passando dal Brigantino interrato Cappellini agli alberi del Vespucci.
Come ricorderete, l’Amerigo Vespucci è un veliero con tre alberi verticali (da prora a poppa: trinchetto, maestra e mezzana) ed uno inclinato di circa 45° detto bompresso. Longitudinalmente è diviso da tre ponti continui (coperta, batteria e corridoio) e presenta due sovrastrutture (castello a prora e cassero a poppa). I primi due tronconi dei tre alberi, i pennoni maggiori e il boma sono costruiti in acciaio, mentre il resto dell’alberatura è in legno. Agli allievi, dopo il loro imbarco, viene assegnato anche il posto di manovra alla vela, ovvero il ruolo che dovranno espletare durante le manovre veliche. I gabbieri saranno destinati a mollare e chiudere le vele sui pennoni, altri resteranno in coperta e saranno addetti a manovrare le cime. Ogni ordine sarà dato tramite il fischio dei nocchieri, una categoria di marinai che si occupa di tutte le attività marinaresche a bordo delle navi, dalle manovre alle vele agli ormeggi, alla movimentazione delle ancore e al timone. Il fischio è un antico retaggio della marina velica ancora presente in tutte le marine del mondo, e viene modulato con trilli, fischi e pause secondo un codice ben preciso. Una curiosità: i nocchieri personalizzano il proprio fischietto in modo che il suono sia unico e inconfondibile. Ciò consente al personale di distinguere gli ordini quando impartiti simultaneamente da diversi gruppi di manovra, in particolare quando le manovre interessano alberi diversi. Solo chi ha avuto l’opportunità di navigare sulle grandi navi a vela può comprenderne la magia.
Venerdì 28 giugno 2024
L’Amerigo Vespucci ha lasciato sulla dritta l’Isla de Cedros. Il suo nome è curioso e prese il nome dai primi esploratori spagnoli che associarono erroneamente la provenienza delle grandi quantità di legno di sequoie e di cedro che arrivavano con la corrente della California ai pini locali visibili sulla cresta dell’isola. L’isola di Cedros dista circa una decina di miglia dalla terra ferma e divenne attraente dopo la glaciazione agli esseri umani a causa delle ricchezze biologiche e della sua relativa abbondanza di acqua rispetto alla costa desertica della Bassa California. I primi abitanti erano pescatori, raccoglievano molluschi e cacciavano foche, leoni marini e uccelli marini come dimostrano i ritrovamenti di antiche punte di lancia e di particolari ami da pesca realizzati con delle conchiglie simili a quelli trovati in un semicerchio della costa del Pacifico da Okinawa al Perù.

amo realizzato in madreperla sulla costa della California, conservato al museo di Auckland amo in madreperla (AM 1939.232-7).jpg – Wikimedia Commons
In particolare, il ritrovamento di questi ami fatti lavorando la madreperla delle conchiglie indicano l’esistenza di una cultura marinara nata circa 6.000 anni prima di quelle sulla costa e sulle isole della California, che risalirebbe a circa 11.000 B.P. con connessioni con le altre culture marittime del Pacifico.
Questo articolo ti interessa? Su OCEAN4FUTURE, il portale del Mare e della Marittimità, troverai numerosi articoli di storia navale e marittima per conoscere eventi del passato che difficilmente potrai trovare sui libri di scuola. Se hai suggerimenti o domande puoi lasciarci un commento in calce all’articolo oppure scriverci alla nostra mail: infoocean4future@gmail.com
Sabato 29 giugno 2024
La navigazione procede verso Los Angeles ancora con mare calmo e poco vento (8-10 nodi da NNW) …
La traversata offre spettacoli indimenticabili Maurizio Strobino FB – @ foto Marina militare italiana
Agli allievi imbarcati, oltre che i rudimenti professionali dell’arte marinaresca, vengono insegnate le basi dei sistemi di comunicazione che possono essere impiegati a bordo di una nave. Oltre ai più moderni sistemi di radiocomunicazione, gli allievi apprendono l’uso delle bandiere che ancor oggi sono impiegati in particolari situazioni. L’interpretazione delle bandiere avviene tramite il codice dei segnali (CIS), una pubblicazione che associa ad ogni lettera o numero una bandiera … la sequenza delle bandiere ha un preciso significato convenzionale internazionalmente riconosciuto. Come ricorderete in un altro articolo ne avevamo parlato più diffusamente Nell’epoca di internet, le bandiere del codice internazionale dei segnali godono ancora di ottima salute • (ocean4future.org). Per memoria ecco il significato delle bandiere singole:
Lettera | radiofonia | bandiera | significato comune |
A | ALFA | ![]() |
“Ho un sommozzatore in immersione; tenersi bene a distanza e procedere a bassa velocità.” |
B | BRAVO | ![]() |
“Sto caricando, scaricando o trasportando materiale pericoloso.” |
C | CHARLIE | ![]() |
“Affermativo” |
D | DELTA | ![]() |
“Tenersi a distanza; sto manovrando con difficoltà.” |
E | ECHO | ![]() |
“Sto accostando a dritta.” |
F | FOXTROT | ![]() |
“Sono in avaria; comunicate con me.” |
G | GOLF | ![]() |
“Richiedo un pilota.” In caso di pescherecci che operano nelle vicinanze significa: “Sto issando le reti” |
H | HOTEL | ![]() |
“Ho un pilota a bordo.” |
I | INDIA | ![]() |
“Sto accostando a sinistra” |
J | JULIET | ![]() |
“Ho un incendio a bordo e trasporto merci pericolose: mantenetevi lontano da me.” oppure: “Sto perdendo merci pericolose.” |
K | KILO | ![]() |
“Desidero comunicare con voi.” |
L | LIMA | ![]() |
Questo è uno dei segnali che assume un significato molto differente se usato in mare o i in porto. In porto: “La nave è in quarantena” In mare: “Fermate immediatamente la vostra nave.” |
M | MIKE | ![]() |
“La mia nave è ferma e senza abbrivio” |
N | NOVEMBER | ![]() |
“Negativo” è il contrario della bandiera CHARLIE |
O | OSCAR | ![]() |
“Uomo in mare!” |
P | PAPA | ![]() |
In porto: “Tutti devono rientrare a bordo, la nave sta per salpare.” In mare può essere usata dai pescherecci per comunicare “Le mie reti si sono impigliate in un ostacolo.” |
Q | QUEBEC | ![]() |
“La mia nave è indenne e chiedo libera pratica.” |
R | ROMEO | ![]() |
E’ un segnale per indicare una specifica procedura (ad esempio un rifornimento in mare). |
S | SIERRA | ![]() |
“Le mie macchine stanno andando indietro.” |
T | TANGO | ![]() |
“Mantenetevi lontano da me, sono impegnato in operazioni di pesca a due battelli.” |
U | UNIFORM | ![]() |
“State andando verso un pericolo.” |
V | VICTOR | ![]() |
“Richiedo assistenza.” |
W | WHISKHEY | ![]() |
“Richiedo assistenza medica.” |
X | X-RAY | ![]() |
“Sospendete quello che state facendo e fate attenzione ai miei segnali.” |
Y | YANKEE | ![]() |
“La mia ancora sta arando.” |
Z | ZULU | ![]() |
“Richiedo un rimorchiatore.” Se usato da pescherecci significa: “Sto calando le reti.” |
Intelligenza | ![]() |
E’ una bandiera di segnaletica speciale che ha diversi significati : – separa la parte intera dalla parte decimale di un numero; – indica che si sta rispondendo ad un messaggio o che si è compreso il messaggio appena ricevuto; – se issata dal trasmittente, indica la fine della comunicazione |
Un altro sistema che viene insegnato è la trasmissione a lampi di luce (brevi e lunghi) seguendo il vecchio codice Morse. Le unità navali utilizzano proiettori dotati di imposte mobili che oscurano il fascio luminoso causando l’alternanza dei lampi. Le esercitazioni sono scherzosamente chiamate sul Vespucci “lampadino” essendo effettuare con un semplice sistema elettrico con una lampadina. In pratica l’accensione breve o lunga della lucetta da il punto e linea in alfabeto morse.
Domenica 30 giugno 2024
Continua la navigazione con tempo buono e venti deboli.
Sulle navi esistono differenti cavi che possono essere suddivisi in dormienti (o fissi, come stralli e sartie) o correnti, quei cavi volanti (drizze, scotte e amantigli) che hanno lo scopo di manovrare le vele scorrendo attraverso dei bozzelli. Ma come sono fatti i cavi? Un cavo è in genere costruito utilizzando delle fibre tessili sia vegetali che sintetiche o dei fili meccanici intrecciati far di loro. A loro volta si suddividono in:
– cavi piani (o corde) realizzati con tre o 4 trefoli o con legnoli composti a loro volta da più trefoli. I trefoli sono anch’essi formati da più filacce ritorte tra di loro ma in senso contrario, al fine di evitare che si sfilaccino;
– cavi torticci formati da più corde ritorte con torsione inversa usati per gli ormeggi;
– cavi intrecciati o sagole formate da fili unici usati per le manovre correnti.
Le fibre vegetali più adoperate sono la canapa o la manilla ma anche di cotone, cocco etc.
Nel tempo hanno preso uso comune le fibre sintetiche (come il dacron) che, a parità di diametro sono più resistenti delle vegetali. Non ultimi i cavi metallici che possono essere realizzati in acciaio (zincato contro la ruggine) o di acciaio inossidabile (più duraturo ma anche molto costoso). Anche loro si suddividono, in rigidi, semirigidi e flessibili (questi ultimi due ottenuti avvolgendo i trefoli metallici intorno ad un’anima centrale di canapa impiegati per le manovre correnti). Ci torneremo.
Lunedì 1 Luglio 2024
Il Vespucci sta per entrare in acque territoriali statunitensi con rotta verso Los Angeles. Ma cosa sono le acque territoriali? L’argomento è complesso e dibattuto al punto che spesso crea contenziosi internazionali legati alle ricchezze naturali presenti in quelle acque e sui fondali, in particolare quando l’oggetto sono le le Zone Economiche Esclusive. Comunque, bisogna risalire all’ultima Convenzione internazionale, la UN Convention of Law Of Sea (III) (10 dicembre 1982) tenutasi a Montego Bay, in Giamaica per poter definire di massima i limiti del mare territoriale e della zona contigua ed attività, come la pesca e le attività commerciali, svolte nell’alto mare e sulla piattaforma continentale.
In estrema sintesi, gli spazi marini descritti dalla convenzione comprendono:
- le acque interne, dove di fatto vigono le leggi dello Stato costiero regolandone l’uso delle risorse e il passaggio delle navi;
- le acque territoriali in cui, pur vigendo le leggi dello Stato costiero, viene consentito il diritto di transito a tutti (passaggio inoffensivo) in modo continuo e veloce per «non pregiudicare la pace, il buon ordine e la sicurezza dello Stato costiero»;
- la Zona contigua (non oltre le 24 miglia nautiche dal mare territoriale) ove lo Stato mantiene il diritto di punire le violazioni commesse all’interno del proprio territorio per prevenire violazioni alle proprie leggi o regolamenti in materia doganale, fiscale, sanitario e di immigrazione;
- la Zona economica esclusiva (ZEE), che si estende fino a 200 miglia nautiche dalla linea di base; questa area ha un’importanza economica sensibile in cui lo Stato può esercitare il diritto esclusivo di sfruttamento delle risorse naturali locali;
- la Piattaforma continentale (CS), un naturale prolungamento dello Stato che può sfruttarne senza vincoli risorse minerarie o comunque non-viventi in maniera esclusiva. Inutile dire che sia la ZEE che la CS sono aree di contenzioso politico ed economico, foriere di crisi internazionali;
- infine, lo spazio marino che si estende oltre definito come “alto mare” o delle acque internazionali. In questa zona marina trova ancora applicazione il principio della libertà dei mari che comporta il riconoscimento a ciascuno Stato di un uguale diritto di compiere attività di navigazione, sorvolo, posa di cavi, costruzione di isole e installazioni artificiali, pesca, ricerca scientifica, a condizione che siano rispettati gli interessi degli altri Stati.
In questa mappa potete vedere i limiti costieri tra le due nazioni sulla costa occidentale.
Andrea Mucedola
in anteprima le cime del Vespucci – foto @Carlo Mari
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ammiraglio della Marina Militare Italiana (riserva), è laureato in Scienze Marittime della Difesa presso l’Università di Pisa ed in Scienze Politiche cum laude all’Università di Trieste. Analista di Maritime Security, collabora con numerosi Centri di studi e analisi geopolitici italiani ed internazionali. È docente di cartografia e geodesia applicata ai rilievi in mare presso l’I.S.S.D.. Nel 2019, ha ricevuto il Tridente d’oro dell’Accademia delle Scienze e Tecniche Subacquee per la divulgazione della cultura del mare. Fa parte del Comitato scientifico della Fondazione Atlantide e della Scuola internazionale Subacquei scientifici (ISSD – AIOSS).
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