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livello elementare.
ARGOMENTO: STORIA NAVALE
PERIODO: XX SECOLO
AREA: APPARECCHIATURE
parole chiave: sistemi di controllo del tiro
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Le cariche a vampa ridotta, impiegate per diminuire il disturbo della visione notturna per coloro che dovevano dirigere il tiro, si erano diffuse tra tutte le Marine dal 1919, sull’onda dei proietti tedeschi di quel tipo. In Italia erano disponibili soltanto fino al calibro 120 mm ed erano utilizzate dalle unità leggere e siluranti per l’armamento principale e dalle unità maggiori in funzione anti-silurante. Va rilevato comunque che la mancanza di cariche a vampa ridotta, lamentata dopo la guerra, era quindi relativa ai soli grandi calibri.
Come scrisse l’ammiraglio Lorenzo Gasparri 0 nel 1941, la Marina tedesca aveva cariche a vampa ridotta soltanto fino al calibro di 105 mm. Gli Italiani comunque le sperimentarono con i cannoni da 203 mm dell’incrociatore Fiume, in una esercitazione del 25 marzo 1941. Il tiro battente veniva effettuato in maniera concomitante col tiro illuminante, che, per essere efficace doveva permettere la “retro illuminazione” del bersaglio. Esso doveva essere eseguito in maniera che i bengala si accendessero sull’esatto rilevamento del bersaglio e a distanza maggiore rispetto ad esso. Ciò al fine di far bene stagliare il profilo del bersaglio rispetto alle tenebre circostanti. Nel 1929 furono introdotti gli obici illuminanti da 120/15 che furono imbarcati su tutti i cacciatorpediniere dalla classe Freccia in poi, che però si dimostrarono insufficienti, con una portata di 6.400, cosa che permetteva di illuminare solo bersagli a non più di 4.000/5.000 metri. Oltre ad essi furono sviluppati proiettili illuminanti di calibro 120, 100, 90 millimetri da impiegare con le normali artiglierie. Va precisato che il tiro illuminante era una pratica accessoria; per la sporadicità dell’impiego e la breve durata dell’illuminazione era impossibile usarlo per l’avvistamento ed il controllo della zona circostante le formazioni navali, od i convogli. Il tiro illuminante è un mezzo per agevolare il combattimento una volta scoperto il nemico, non certo un mezzo di vigilanza e prevenzione.
RN Fiume
Le unità della Regia Marina italiana erano dotate di proiettori per il combattimento notturno ravvicinato, però non tutti erano assistiti dalle colonnine di puntamento per il tiro notturno né tutti erano dotati di portelle di oscuramento mobile che permettevano di mantenere acceso il proiettore pur tenendo oscurato il fascio luminoso fino al momento dell’impiego. Tutti erano poi privi di un sistema di stabilizzazione giroscopica il che rendeva molto difficile il loro puntamento in caso di mare agitato. Questo portò a un loro uso molto conservativo nella consapevolezza che la loro accensione avrebbe reso le navi facilmente individuabili e avrebbe rischiato di accecare puntatori e direttori del tiro a fronte di benefici ridotti. Gli Inglesi invece avevano proiettori con portelle di chiusura a persiana e stabilizzati e disponevano anche del sistema di controllo Evershed (Evershed Bearing Indicator) che permetteva di controllare a distanza e puntare accuratamente il fascio di luce anche senza aprire le portelle.
schema dell’Evershed bearing indicator. Gli indicatori di direzione Evershed erano una famiglia di trasmettitori, ricevitori e indicatori progettati per comunicare in tutta la nave la direzione relativa di un bersaglio, in modo da poterlo puntare con cannoni e/o riflettori.
HandbookFireControl1914Plate37.jpg – The Dreadnought Project
Inoltre, avevano sviluppato tattiche per l’utilizzo coordinato dei proiettori all’interno della formazione che prevedeva che solo alcune unità avrebbero acceso i proiettori, svelando la propria posizione ma illuminando il bersaglio a favore delle altre navi. In campo italiano, le corazzate ammodernate e tutti gli incrociatori e le nuove navi da battaglia ricevettero, oltre alle APG diurne 1 delle APG notturne per dirigere il tiro delle artiglierie antisiluranti. Il collegamento e la sincronizzazione di questi apparati era di difficile messa a punto, farraginoso e non dette mai i risultati attesi.
Per il puntamento notturno dei siluri le unità sottili furono dotate di Traguardi ottici Panerai, sulle alette di plancia per il calcolo dell’angolo di mira dei siluri nel lancio notturno. L’idea che il combattimento notturno fosse da escludere per le unità di squadra portò a sottovalutare grandemente preparazione al combattimento notturno. Di fatto la scarsa pratica portò a non definire e acquisire gli equipaggiamenti necessari pur disponibili o sviluppabili.
Gianluca Bertozzi
Note
0. L’ammiraglio Lorenzo Gasparri, dopo il comando della Corazzata Conte di Cavour, divenne Capo della II Sezione della Divisione “Artiglierie e Servizio Tiro” della Direzione Generale “Armi e Armamenti Navali” del Ministero della Marina. Nel luglio 1941 fu promosso Contrammiraglio e, dal 16 settembre 1942 divenne Comandante del Gruppo Cacciatorpediniere di Squadra, distinguendosi nella scorta ai convogli diretti in Tunisia e in Libia. Il 3 gennaio 1943 fu promosso Ammiraglio di divisione, ma il 28 marzo successivo morì a Napoli investito dall’esplosione della Motonave Caterina Costa, mentre tentava di allontanare delle bettoline cariche di munizioni dalla nave in fiamme. fonte wikipedia
1. APG diurne (Apparato di Punteria Generale) erano apparecchiature ottiche ed elettromeccaniche che fornivano in continuo ai cannoni i valori degli angoli di brandeggio e di elevazione e sbandamento, corretti per le velocità relative della nave e del bersaglio per puntare le armi sulla posizione attuale del bersaglio, elementi sufficienti per il fuoco a distanze ravvicinate mentre, per il tiro a distanze maggiori, era necessaria una a centralina di tiro per il calcolo del punto futuro)
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in anteprima illuminanti sparati dalle navi da guerra americane illuminarono durante la battaglia di battaglia di Iwo Jima per prevenire gli attacchi notturni giapponesi, febbraio 1945 – Fonte Navy Naval History and Heritage Command Identification Code NH 104143 Star shells fired from American warships illuminated Iwo Jima battlefield to prevent Japanese night attacks, Feb 1945 | World War II Database (ww2db.com)
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