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livello elementare
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ARGOMENTO: SCIENZE DEL MARE
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: DIDATTICA
parole chiave: Vespucci, Marina Militare
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venerdì 31 gennaio 2025
Nave Amerigo Vespucci ha ripreso il mare verso il porto di Aqaba (Giordania). La nave più bella del mondo procede verso NNW con vento contrario 30 nodi ed un onda di circa due metri (in diminuzione) e dovrà percorrere oltre 600 miglia nautiche verso la penultima tappa estera della campagna intorno al mondo.
sabato 1 febbraio 2025
Nave Amerigo Vespucci prosegue la sua navigazione verso Aqaba. Nella parte settentrionale del Mar Rosso si trovano la Penisola del Sinai, il Golfo di Aqaba e il Golfo di Suez, che conduce al Canale di Suez. Una curiosità: in termini tecnici quando si parla di “regione del Mar Rosso settentrionale“, dal 1996 ci si riferisce invece ad una regione geografica centrata grossomodo sulla città portuale di Massaua quindi all’area occidentale del mar Rosso occupata in gran parte dall’Eritrea. La regione del Mar Rosso settentrionale è una terra di abbondanti risorse naturali, marine e terrestri, nonché di patrimoni storici e culturali in cui sono ancora vivi nei ricordi della popolazione i periodi coloniali italiani. Spingendosi nell’interno fino ad Asmara, la capitale, sembra di essere tornati in un pezzo di Italia dove monumenti, costruzioni e infrastrutture furono costruite dai coloni italiani che, per esperienza personale, vengono ricordati ancora dalla popolazione con grande stima e ammirazione. L’area geografica offre molti siti potenzialmente attraenti piattaforme grazie alle splendide risorse marine caratterizzate da barriere coralline ancora intonse ed una ricchissima biodiversità marina. Nave Vespucci si trova invece più a Nord avvicinandosi alla penisola del Sinai.
domenica 2 febbraio 2025
La navigazione procede ed è il momento di tornare alla terminologia nautica che tanto interesse ha suscitato nei lettori. Ricominciamo con la lettera E come:
Embrice, ciascuna delle legature che, passando sotto la chiglia della nave pronta al varo, uniscono le colonne opposte dell’invasatura, una solida slitta format da due lunghe traverse (vasi) con suola di legno sul quale vengono applicati i montanti in legno (colonne).
Entrata, indica la bocca di ingresso di un porto o di una darsena o di un canale.
Equinozio, i due punti all’Equatore celeste nei quali la Terra si trova il 21 marzo e il 23 settembre. In questi due giorni l’arco diurno e notturno sono uguali in tutti i punti della Terra.
Eulitorale, o zona intercotidale, ovvero la zona costiera compresa tra il livello minimo e massimo della marea
Evoluzione, di una nave, è il percorso rettilineo o curvilineo effettuato da una nave. Di importanza il Raggio di evoluzione, ovvero il raggio del circolo che la nave effettua mantenendo lo stesso angolo di timone.
lunedì 3 febbraio 2025
Nave Vespucci prosegue verso Nord-Nord Ovest tra la costa saudita e quella sudanese e poi egiziana. Sebbene potrà osservarlo solo al radar, sulla sua dritta scorre una linea di costa ancora incontaminata che ospita il Parco Nazionale di Wadi El Gemaal, o “Valle dei Cammelli”, una vasta area desertica costiera situata a 45 km a sud di Marsa Alam, sul Mar Rosso, noto centro per il turismo subacqueo, a circa due ore di auto dall’aeroporto di Marsa Alam. Il parco ospita antichi esempi di arte rupestre preistorica, rovine millenarie che ricordano le dominazioni tolemaiche e romane e il monte “Mons Smaragdus”, che ospita piccole comunità minerarie risalenti all’antico Egitto. Da un punto di vista turistico subacqueo è possibile immergersi sulle barriere coralline dell’isola di Wadi el Gemal, raggiungibile in barca dal centro immersioni. Il litorale di Wadi El Gemaal è in parte roccioso e presenta punti di costa con la presenza di mangrovie, formazioni vegetali particolarmente diffuse nel sud dell’Egitto, inframmezzate da ampie spiagge sabbiose adatte allo snorkeling e alle immersioni subacquee. Per garantire la fragile ecologia dell’isola, le visite sono contingentate per cui solo venti turisti alla volta possono visitarla per un massimo di tre ore e solo durante le ore diurne. L’isola è un rifugio per dugonghi, tartarughe e una varietà di uccelli marini migratori ed è stata designata come “area ornitologica importante” da Bird Life International.
martedì 4 febbraio 2025
Petra, 1999 – Foto @ andrea mucedola
Nave Amerigo Vespucci procede verso Aqaba, porto principale della Giordania. Incominciamo a parlare di questo bellissimo paese mediorientale. La Giordania (in arabo الأردن, Al-ʾUrdunn), ufficialmente il Regno Hascemita di Giordania è un paese arabo del Medio Oriente, situato sulla sponda orientale del fiume Giordano che confina con l’Arabia Saudita a sud e a est, l’Iraq a nord-est, la Siria a nord e la Cisgiordania, Israele e il Mar Morto ad ovest. Di fatto il suo confino marittimo è di soli 26 km sul golfo di Aqaba che separa la Giordania dall’Egitto. Come molti Paesi del Medio Oriente è stata abitata sin dal Paleolitico con un economia per lo più legata al territorio. Alla fine dell’età del bronzo emersero tre regni stabili: Ammon, Moab ed Edom a cui seguirono diverse dominazioni: dagli Assiri ai Babilonesi, al regno Nabateo che fondò la misteriosa Petra, agli imperi degli Achemenidi e Romano.
Petra, 1999 – Foto @ andrea mucedola
Dal VII secolo si susseguirono i califfati seguiti dalla lunga dominazione ottomana. Dopo la caduta degli Ottomani, nel 1921, in seguito alla rivolta araba venne fondato dagli Hashemiti1 l’Emirato di Transgiordania, inizialmente sotto protettorato britannico. Nel 1946 la Giordania divenne finalmente indipendente e, nel 1949, annesse la Cisgiordania, che fu però persa nella guerra dei sei giorni con gli Israeliani. Oggi la Giordania è una moderna monarchia costituzionale ereditaria, con capitale Amman, governata dal re Abdullah II che mantiene ampi poteri esecutivi e legislativi. Una guida sapiente e saggia che ha permesso di gestire situazioni complesse come il forte afflusso dei profughi palestinesi dopo le guerre arabo-israeliane del 1948-1949 e del 1967, dove quei disperati ottennero il diritto alla cittadinanza. La Giordania è di fatto una nazione tollerante e moderna in cui interagiscono e si intrecciano fra loro diverse identità pan-arabiste, palestinesi e tribali e in cui le tensioni sociali sono minime.
Nel 2017, il re Abdullah II e la regina Rania di Giordania furono ricevuti dal presidente Donald Trump e la first lady Melania Trump nello Studio Ovale della Casa Bianca a Washington, D.C. (Foto ufficiale della Casa Bianca di Shealah Craighead) – Fonte The White House da Washington, DC File:Queen Rania and King Abdullah II of Jordan, Donald and Melania Trump in the Oval Office, April 2017.jpg – Wikimedia Commons
Recentemente il Re Abdullah II e la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen hanno presenziato a Bruxelles alla firma della Dichiarazione congiunta sul partenariato strategico e globale tra la Giordania e l’Unione Europea. Un passo importante sotto tutti gli aspetti che l’UE sta sostenendo con un pacchetto finanziario di assistenza per la Giordania per il 2025-2027 del valore di tre miliardi di euro. Ciò include 640 milioni di euro in sovvenzioni, 1,4 miliardi di euro in investimenti e un miliardo di euro in assistenza macro finanziaria. Va compreso che il partenariato tra la Giordania e l’UE è un passo importante perché di fatto e un giusto riconoscimento del ruolo della Giordania nel perseguimento della pace e della stabilità nella regione.
mercoledì 5 febbraio 2025
Nave Vespucci sta transitando lungo lo stretto di Tiran (in arabo: مضيق تيران Maḍīq Tīrān) ovvero il passaggio marittimo tra il Sinai e la penisola arabica che collega il golfo di Aqaba al Mar Rosso. Nel suo punto più stretto è di circa 3,5 miglia nautiche. Lo stretto prende il nome dall’isola di Tiran, situata al suo ingresso insieme, ad est, all’isola di Sanafir. Tutta l’area marina è caratterizzata da formazioni di barriera corallina che si estendono tra l’isola di Tiran e la penisola del Sinai. Da nord a sud si ritrovano le bellissime barriere chiamate Jackson Reef, Woodhouse Reef, Thomas Reef e Gordon Reef, estremamente ricche, sia di coralli duri che molli che mostrano una grande biodiversità marina. Meta dei subacquei i resti di due relitti, entrambi sul lato posteriore delle barriere coralline di Gordon e Jackson, adagiati sulla superficie come punti di riferimento. Più a nord, sulle rive occidentali del Golfo di Aqaba, c’è un terzo relitto più recente chiamato Million Hope. Per chi volesse avventurarsi sott’acqua, proprio come per il vicino Ras Mohammed, le immersioni nello Stretto di Tiran sono adatte a subacquei esperti a causa dei profondi canyon e delle pareti verticali, dove spesso si incontrano forti correnti.
![Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è Tiran-1024x571.jpg](https://www.ocean4future.org/savetheocean/wp-content/uploads/2025/02/Tiran-1024x571.jpg)
giovedì 6 febbraio 2025
Siamo ormai in prossimità di Aqaba, percorrendo le ultime miglia dello stretto di Tiran. Presto Nave Vespucci porterà la nostra bandiera anche in questo Paese con cui l’Italia ha stretti rapporti diplomatici e di amicizia con continui scambi a tutti i livelli, politico, economico, sociale e culturale. Costante è infatti l’impegno congiunto dei due Paesi a favore della pace e dello sviluppo in una regione delicata come il Medio Oriente, per il dialogo interculturale e religioso. Seguendo la visita governativa giordana del dicembre 2015, quando il Re Abdullah II e la Regina Rania incontrarono il Presidente del Consiglio e il Presidente della Repubblica per sottolineare la vicinanza e l’amicizia su cui si fondano i rapporti tra i due Paesi. Rapporti che si sono nel tempo rafforzati con una solida rete di accordi bilaterali in diversi settori, tra cui l’Accordo sulla cooperazione e mutua assistenza in materia doganale, entrato in vigore il 1° marzo 2012, e l’Accordo di conversione del debito, entrato in vigore il 7 febbraio 2012. Sono altresì in vigore la Convenzione sulle doppie imposizioni (dal 10 maggio 2010), un Accordo sulla protezione degli investimenti (dal 17 gennaio 2000) e l’Accordo di cooperazione in materia di lotta alla criminalità organizzata (dal 21 dicembre 2016). Non ultimo, la volontà comune a creare hub militari strategici in Giordania (come già discusso in Qatar), per facilitare operazioni di sicurezza comuni con l’impiego delle forze speciali. Questi sviluppi non solo agevolano la gestione di eventuali operazioni militari, ma rappresentano un passo significativo nella cooperazione nell’ambito della Difesa in un’area geopolitica tutt’altro che pacifica. Va compreso che le attività di cooperazione militare hanno anche lo scopo di rinforzare le relazioni internazionali, consolidando ulteriormente il ruolo dell’Italia come partner affidabile e attivo nelle questioni di difesa globale. Missioni di presenza, come quelle effettuate dalle nostre navi intorno al mondo, sono parte della maritime diplomacy, compito secolare di tutte le marine militari, un investimento per una maggior sicurezza futura che arricchisce il nostro Paese. Non ultimo voglio ricordare il colloquio a Palazzo Chigi, avvenuto nell’ottobre 2023, tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il re di Giordania Abdullah II.
In quell’occasione il re giordano espresse la sua preoccupazione per la situazione mediorientale ed invitato a mobilitarsi per impedire che la guerra si allargasse alla Cisgiordania e al resto della regione, al contempo esortò la comunità internazionale a condannare gli attacchi “indiscriminati contro civili innocenti“, sottolineando che “il diritto internazionale e il diritto internazionale umanitario si applicano a tutti indipendentemente dalla identità e dalla nazionalità“.
Andrea Mucedola
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Nota
1. Con il termine hashemita si indicano i discendenti di Hāshim ibn῾Abd Manāf, antenato (bisnonno) di Maometto, e i parenti di quest’ultimo. La dinastia moderna fu fondata nel 1916 dallo Sharīf di La Mecca Al-Ḥusayn ibn ʿAlī, protagonista nel corso della I guerra mondiale della rivolta araba, la cui guida militare venne affidata al figlio Fayṣal (poi re di Siria e in seguito dell’Iraq), consigliato e sostenuto militarmente dal colonnello britannico Thomas Edward Lawrence 2 (il famoso Lawrence d’Arabia) e dal Regno Unito. In tempi moderni la dinastia hashemita ha continuato con ʿAbd Allāh I, Hussein e, dal 1999, ʿcon il re Abdullah II nell’attuale regno hascemita di Giordania.
2. Il tenente colonnello Thomas Edward Lawrence fu un militare britannico inviato come agente segreto e ufficiale di collegamento nella penisola arabica, nativo del Galles, che viene ricordato come Lawrence d’Arabia, diventando uno dei capi della rivolta araba contro gli Ottomani durante la prima guerra mondiale nella zona compresa fra l’Higiaz e la Transgiordania.
Amareggiato dagli eventi post-bellici, a seguito dei quali agli Arabi, nonostante il loro contributo contro gli Ottomani, non venne riconosciuta la promessa indipendenza nei loro territori, in seguito spartiti da Gran Bretagna e Francia, Lawrence, con gesto clamoroso, si dimise dalla carica di consigliere politico degli Affari Arabi e dall’esercito, rifiutando la carica di viceré delle Indie e la prestigiosa Victoria Cross (per le sue brillanti azioni militari), questo proprio mentre il sovrano del Regni Unito Giorgio V stava per consegnargliela. In un “capitolo cancellato” de I sette pilastri della saggezza, un libro autobiografico in cui Lawrence rivelò di provare un “amara vergogna” per il trattamento ricevuto dagli Arabi da parte del Regno Unito alla fine della guerra, popolazioni con cui aveva condiviso la guerra e che riteneva amici e alleati. Scrisse: «Per il mio lavoro sul fronte arabo avevo deciso di non accettare nulla. Il governo indusse gli arabi a combattere per noi con precise promesse di autogoverno in seguito. Gli arabi credono nelle persone, non nelle istituzioni. Hanno visto in me un agente libero del governo britannico e mi hanno chiesto la garanzia delle sue promesse scritte. Così dovetti unirmi alla cospirazione e, per quel che valeva la mia parola, assicurai agli uomini la loro ricompensa. Nei nostri due anni di sodalizio si sono abituati a credere in me e a pensare che il mio governo, come me, fosse sincero. Con questa speranza hanno fatto delle belle cose ma, ovviamente, invece di essere orgoglioso di ciò che abbiamo fatto insieme, continuo a vergognarmi amaramente.» Fu uno dei tanti errori che l’Impero Britannico, ormai decadente, compì in Medio Oriente e di cui tutti abbiamo ereditato le conseguenze che continuano ad affliggere quella parte del mondo. Il 13 maggio 1935, mentre percorreva sulla sua motocicletta una piccola strada di campagna, Thomas Lawrence rimase vittima di un ancora non chiaro incidente, le cui dinamiche non sono mai state chiarite.
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foto di nave Vespucci per gentile concessione UPICOM
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ammiraglio della Marina Militare Italiana (riserva), è laureato in Scienze Marittime della Difesa presso l’Università di Pisa ed in Scienze Politiche cum laude all’Università di Trieste. Analista di Maritime Security, collabora con numerosi Centri di studi e analisi geopolitici italiani ed internazionali. È docente di cartografia e geodesia applicata ai rilievi in mare presso l’I.S.S.D.. Nel 2019, ha ricevuto il Tridente d’oro dell’Accademia delle Scienze e Tecniche Subacquee per la divulgazione della cultura del mare. Fa parte del Comitato scientifico della Fondazione Atlantide e della Scuola internazionale Subacquei scientifici (ISSD – AIOSS).
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