.
ARGOMENTO: FOTOGRAFIA
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: DIDATTICA
parole chiave: APSC, obiettivi fotografici, Fish eye
..
Iniziamo con una premessa: sappiamo che gli obiettivi fotografici vengono classificati con definizioni in millimetri.
Che cosa vuol dire? Ogni obiettivo fotografico ha una lunghezza condizionata dallo schema ottico e la distanza tra centro ottico e il piano pellicola è espresso in millimetri.
Tanto l’obiettivo fotografico è lungo tanto il suo angolo di campo si restringe. Quindi un grandangolare (angolo ampio) si definisce “corto” e un teleobiettivo (con un angolo ristretto) “lungo”. La definizione e la terminologia è rimasta e resiste anche oggi che, al posto della vecchia pellicola abbiamo i sensori. Essi hanno una grandezza variabile, per cui variano con essa anche l’angolo di campo coperto dalla lente in questione. In pratica, abbiamo la cosiddetta “equivalenza pellicola 35 mm“.
Vediamo cosa questi millimetri vogliono dire?
Oddio, penserete, altri millimetri! Semplice: la pellicola da 35 millimetri (35mm) era quella corrispondente al fotogramma 24 x 36, insomma quello della diapositiva o il negativo della gran parte delle macchine fotografiche del secolo scorso.
.
Questo formato è uguale (meno male!) al “full frame” delle fotocamere reflex odierne e almeno questo ci consente di avere un punto di riferimento. Lo stesso obiettivo montato su una full frame avrà un angolo di campo che sarà più ristretto in una formato APSC (normalmente 1/3 più piccolo) e ancora più stretto con sensori più piccoli. Ora non so se questa premessa vi ha chiarito le idee o le ha complicate ancora di più, ma andiamo avanti.
Fish Eye
Sott’acqua una lente che da tantissima soddisfazione ai fotografi subacquei è il “fish eye” che si chiama così non perché sia stato progettato per l’uso in mezzo ai pesci ma perché, col suo angolo di campo di 180° sulla diagonale (sì, è proprio così: gli estremi della diagonale “vedono” tutto meno che quello che è dietro di voi), un pò come gli occhi dei pesci che per non essere predati facilmente vedono quasi 180° gradi sul lato sinistro con un occhio e altrettanto con l’altro coprendo praticamente tutto il campo visibile e rendendo la vita difficile ai predatori e … ai fotografi subacquei.
Ma per avere 180° su formati differenti anche i “millimetri” dovranno esserlo; Ma c’è di più; tanto per rendere la vita difficile ai neofiti e far sentire più “fighi” gli esperti, ecco che i millimetri sui fish eye non sono più proporzionali all’angolo di campo come lo sono gli altri obiettivi.
Volete una dimostrazione?
Un 16 mm può essere un fish eye (180°) o la lunghezza focale più corta di uno zoom (16-35) che copre invece solo 107°. Allora avremo una serie di obiettivi “sui generis” che hanno come caratteristica quella di avere 180° sulla diagonale, più “corti” per il formato APSC e più lunghi per il full frame. Come, ad esempio, il fish eye Nikon 16mm per il full frame e il 10,5 mm sempre Nikon per APSC o quello qui riportato: 8mm Samyang sempre per formato APSC.
Quali sono le differenze?
A parte la maggior quantità e distribuzione di pixel nel full frame, cosa comune quale che sia la lente utilizzata, la differenza apprezzabile è nella profondità di campo: meno sono i millimetri più aumenta la profondità di campo, dando qualche punto di vantaggio ai “poveri” sensori APSC che in questo modo si riscattano dalle angherie dei full frame.
.
Qui vediamo, vicino al blasonato 16mm Nikon su full frame D810, un relativamente, si fa per dire, economico Samyang 8mm a fuoco manuale che, talvolta, dà una resa migliore data la maggior profondità di campo e la quasi inutilità di mettere a fuoco. Se avete una APSC, vale senz’altro la pena di provare questa lente (o un’altra equivalente). Per essere sicuri della messa a fuoco. chiudete un minimo il diaframma e guardate nel mirino il pallino della conferma di messa a fuoco e vi meraviglierete della libertà che vi concede questo obiettivo e della qualità delle immagini che restituisce.
Buon occhio di pesce per … i pesci a tutti!
“La riproduzione anche parziale, la pubblicazione e qualunque altro utilizzo del presente articolo e delle immagini contenute è soggetta ad autorizzazione da parte dell’autore.”
Fabio Carnovale
sito www.fotoevita.net www.guidafotografiasubacquea.it
Gruppo Facebook “Guida alla fotografia subacquea” www.facebook.com/groups/561489460657076/
Testo e foto : © Fabio Carnovale
Alcune delle foto presenti in questo blog possono essere state prese dal web, pur rispettando la netiquette, citandone ove possibile gli autori e/o le fonti. Se qualcuno desiderasse specificarne l’autore o rimuoverle, può scrivere a infoocean4future@gmail.com e provvederemo immediatamente alla correzione dell’articolo
PAGINA PRINCIPALE
- autore
- ultimi articoli
appassionato di Fotografia Naturalistica negli anni ’80 ha scoperto la Subacquea e la Fotosub e non l’ha più lasciata. Una passione affiancata sempre a quella della Professione Medica, attività dove ha pubblicato e presentato relazioni scientifiche in ambito nazionale ed internazionale. Appassionato anche di Storia della Fotosub è iscritto alla Historical Diving Society Italia e possiede una vasta collezione di apparecchi fotografici subacquei.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.