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livello elementare
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ARGOMENTO: SUBACQUEA
PERIODO: na
AREA: na
parole chiave: leadership. management, subacquea, teamwork
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Avere un buon leader è fondamentale non solo per la riuscita dell’immersione ma anche per garantire la sicurezza, e a volte la stessa sopravvivenza, dei subacquei. In situazioni difficili il leader diviene una figura di riferimento per i componenti del team che si affideranno alla sua conoscenza ed esperienza nel prendere decisioni valide. Il leader deve quindi essere una persona che inspira fiducia e la cui opinione è rispettata dagli altri subacquei. Diversi studi sulla leadership hanno identificato alcuni aspetti caratteriali comuni tra i leader di successo.

photo credit andrea mucedola
Vediamoli insieme:
Intelligenza emotiva: è la capacità di interpretare le proprie ed altrui emozioni in un appropriato contesto sociale. Un buon leader deve essere in grado di capire le reazioni emotive degli altri subacquei, soprattutto in situazioni di stress dove frustrazione e malcontento possono svilupparsi, ed agire tempestivamente in modo da evitare che emozioni negative possano diffondersi nel team minando la sua integrità e capacità di azione.
Motivazione ed ambizione: è un forte desiderio di raggiungere obbiettivi ambiziosi in contesti difficili. Questo è ad esempio il caso di subacquei esperti coinvolti in immersioni profonde, esplorazioni ed altre attività subacquee complesse. Per il leader è importante saper bilanciare questi desideri in modo da mantenere sempre un approccio realistico alla situazione.
Tenacia ed energia: l’attività subacquea richiede molta energia sia fisica che mentale. I subacquei impegnati in corsi di formazione sanno bene quante ore bisogna passare a studiare i manuali, in piscina ed in immersione per raggiungere i risultati voluti. Un leader deve essere in grado di mantenere alti livelli di stamina per lunghi periodi.
Iniziativa: i subacquei, e soprattutto il leader, devono avere un atteggiamento attivo durante le immersioni ed essere pronti a reagire in modo efficace e razionale alle mutevoli condizioni dell’ambiente subacqueo.
Conoscenza: è fondamentale avere un’ottima conoscenza tecnica della situazione. Ad esempio un istruttore subacqueo deve capire in modo approfondito gli argomenti che insegna facendoli suoi e non limitarsi a ripetere le informazioni scritte sui testi.
Comunicazione ed empatia: il leader deve essere in grado di comunicare in modo chiaro ed efficace le informazioni. Una fase critica e’quella del briefing pre-immersione dove è fondamentale accertarsi che tutti i subacquei capiscano esattamente il loro ruolo, le azioni che dovranno compiere e la sequenza delle fasi dell’immersione. Un buon leader deve anche dimostrarsi empatico con il resto del team creando legami personali con gli altri subacquei.
Umore: immergersi è spesso divertente e questo aiuta a mantenere il team di buon umore. Vi sono però momenti nei quali fatica, stress, problemi con l’attrezzatura o condizioni meteorologiche avverse possono causare difficoltà. Il leader deve essere in grado di disinnescare le tensioni anche con un uso appropriato di battute di spirito. Ridere assieme è uno dei migliori antidoti contro lo stress ed aiuta a cementare le relazioni personali.
Integrità: un buon leader deve dimostrare coerenza ed integrità riflettendo nelle sua azioni quanto espresso a parole. Questo è particolarmente importante quando la sicurezza del team è coinvolta. Ad esempio è totalmente inaccettabile che il leader non faccia i controlli pre-immersione o che violi limiti e standard.

photo credit andrea mucedola
A questi tratti caratteriali un buon leader deve aggiungere adeguati stili di condotta.
Coercitivo: questo stile è molto aggressivo e deve essere usato con estrema parsimonia. Ad esempio può rendersi necessario durante situazioni di emergenza quando una serie di azioni devono essere eseguite rapidamente e senza discussione. Un abuso di questo stile distrugge la coesione ed il morale del team.
Autoritativo: il leader motiva il team dimostrando che una serie di azioni sono necessarie per raggiungere l’obiettivo finale. Ad esempio un istruttore subacqueo può usare questo stile per insegnare nuove procedure; gli studenti accetteranno la sua guida sulla base del rispetto che nutrono nei suoi confronti e sul riconoscimento delle sua maggiori capacità tecniche ed esperienza.
Democratico: i componenti del team sono attivamente coinvolti nelle decisioni. Una classica situazione dove questo stile può essere usato è quando una nuova operazione viene pianificata usando subacquei esperti che possono condividere le proprie conoscenze.
Obbligato: il leader definisce standard e scadenze che devono essere rispettate. In caso di errori si rischia di venire rimossi dal team. E’ uno stile aggressivo adatto a gruppi formati da professionisti molto esperti e motivati che accettano di lavorare con tempi stretti e con obiettivi ambiziosi. Ad esempio questo stile può essere usato quando si lavora con team di subacquei altamente professionali in operazioni esplorative dove la finestra temporale è ridotta.
Educativo: il leader aiuta i componenti del team ad identificare punti di forza e debolezze stabilendo traguardi a lungo termine e provvedendo istruzioni e commenti costruttivi. Eventuali errori sono accettati come spunto per imparare e migliorarsi. E’ il tipico stile di un istruttore che incoraggia gli allievi ad un continuo percorso di istruzione.

photo credit andrea mucedola
Un leader capace utilizzerà molti di questi stili a seconda delle diverse situazioni operative e in base alla tipologia di team che deve dirigere, mantenendosi pronto ad imparare dagli altri membri del team. La leadership è infatti un rapporto a due vie dove le capacità del leader si devono integrare con quelle del team con un dinamico scambio di informazioni finalizzato al raggiungimento di uno scopo comune.
Giorgio Caramanna
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geologo (PhD) ed oceanografo, ha fondato la società di consulenza GeoAqua nel 2015 anche al fine di condividere la sua esperienza di ricercatore e subacqueo scientifico, sensibilizzando l’opinione pubblica sui principali problemi ambientali. In possesso di una notevole esperienza in idrogeologia e geochimica ed oltre quindici anni di esperienza come subacqueo scientifico in una varietà di ambienti ha condotto diverse attività di ricerca ed è sttao delegato del gruppo europeo di immersioni scientifiche. Ha lavorato come ricercatore presso molte istituzioni internazionali operando in ambienti multidisciplinari con diverse università. È autore di più di cinquanta articoli ed è revisore di riviste internazionali. Attualmente lavora negli Stati Uniti collaborando come consulente al Woods Hole Oceanographic Institution. Nel 2018 ha ricevuto il Tridente d’oro dell’Accademia Internazionale di Scienze e Tecniche subacquee. Non ultimo è main reporter di OCEAN4FUTURE dagli Stati Uniti
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