Ocean for Future

Ultima Clock Widget

  • :
  • :

Vediamo che tempo fa o farà

Diamo un’occhiata al tempo meteorologico

Meteo facile per tutti: vediamo che tempo fa o farà prossimamente con un insieme di link per aggiornarvi in tempo reale sulle condizioni meteorologiche locali e marine 

  Address: OCEAN4FUTURE

Come pianificare l’immersione subacquea

tempo di lettura: 4 minuti

.
livello elementare
.
ARGOMENTO: SUBACQUEA
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: DIDATTICA
parole chiave: didattica
.

Adoro i piani ben riusciti” diceva Hannibal Smith del famoso A-Team. Come subacquei dovremmo fare nostra questa frase in quanto una buona pianificazione è sempre alla base di immersioni sicure e piacevoli..

Il primo punto per una corretta pianificazione è decidere gli obiettivi. Questi dovranno essere ragionevoli e proporzionali alle possibilità dei subacquei coinvolti in termini di esperienza, capacità, e disponibilità di materiali. Per quanto possa sembrare una banalità, bisogna inoltre evitare di avere obbiettivi contrastanti. Ad esempio, se lo scopo dell’immersione è di esplorare un relitto sarebbe inopportuno aggiungere a questo obbiettivo altri, come testare un nuovo scooter subacqueo o la macchina fotografica appena acquisita. Testare nuova attrezzatura dovrebbe infatti essere l’obbiettivo di specifiche immersioni da effettuarsi in ambienti tranquilli,  che permettono al subacqueo di concentrarsi al meglio sul test. Come sempre, fare troppe cose insieme non va bene

Nel caso di obbiettivi complessi è spesso meglio dividere le operazioni in più immersioni in modo da ridurre il carico di lavoro per ogni singola operazione. Facendo riferimento all’esempio precedente (l’esplorazione di un relitto) una serie di immersioni potrebbero essere dedicate all’osservazione delle parti esterne per passare quindi all’individuazioni di possibili punti di ingresso e finalmente iniziare la fase più complessa dell’esplorazione dei suoi interni.

Stabiliti gli obbiettivi bisogna identificare le risorse necessarie, sia in termini di personale coinvolto che di materiali. I componenti del team subacqueo devono essere scelti con cura, garantendo che ognuno abbia capacità ed esperienza adeguate al tipo di operazione da compiere. Come abbiamo sottolineato tante volte, in un team è il membro con meno esperienza e capacità che condiziona il risultato finale. In alcune situazioni bisogna considerare la presenza di personale di supporto come, ad esempio, l’equipaggio della barca appoggio. La scelta delle attrezzature include sia i materiali necessari per l’immersione subacquea (SCUBA) sia quelli necessari per le specifiche attività.  Ad esempio se si dovranno fare delle misure dovranno essere predisposti gli strumenti necessari. Scoprire di essere partiti senza la strumentazione necessaria è una sorpresa non gradita. A volte il problema può essere ancora più banale. Pesate alle batterie  dei vostri strobe o alle carte memoria.

Per quanto riguarda la configurazione subacquea questa deve essere adatta alla tipologia di immersione pianificata. Ad esempio, il consumo stimato  delle miscele necessarie durante le varie fasi dell’immersione è un’informazione necessaria ed essenziale per stabilire il numero delle bombole da trasportare. Inoltre, per quanto concerne le dotazioni individuali, i subacquei dovrebbero avere configurazioni il più possibile simili e avere ottima conoscenza delle reciproche attrezzature in modo da essere in grado di intervenire rapidamente e più efficacemente in caso di emergenza.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è DIVING-WRECK-DIVING-PMNM_diver_and_wreck_48770613088.jpg

Diver esplora un relitto al Papahānaumokuākea Marine National Monument – Photo credit: Robert Schwemmer/NOAA File:PMNM diver and wreck (48770613088).jpg – Wikimedia Commons

Le esigenze legate ai materiali, come ad esempio fotocamere e video camere, devono essere sempre valutate nel loro impatto sull’immersione in termini di pesi, ingombro e complessità di utilizzo. Una volta identificati obbiettivi e risorse bisogna pianificare le varie fasi dell’immersione, considerando la profondità massima e tempo di fondo stabilito. Nel caso sia necessaria una sosta decompressiva si deve decidere se i gas necessari verranno trasportati dai subacquei o saranno disponibili ad un punto predeterminato. In questo secondo caso è ovviamente essenziale che tutti i subacquei siano assolutamente certi di poter raggiungere in autonomia la quota decompressiva dove le bombole aggiuntive sono state collocate. Sebbene oggi i computer subacquei siano divenuti di uso comune ed abbiano un’ottima affidabilità, in fase di pianificazione è bene identificare un sistema alternativo per gestire l’immersione in caso di avaria dei computer.

L’uso di tabelle, commerciali o personalizzate, è anche un ottimo sistema per “ragionare” sui parametri dell’immersione e per essere consapevoli dell’impegno necessario in termini di tempi e profondità. Ricordiamoci sempre che non basta avere con noi delle tabelle decompressive … servirà annotare il tempo di entrata in acqua ed avere con noi il vecchio ma sempre utile orologio. Una buona pianificazione dovrebbe anche includere dei punti “go-no-go” al passaggio delle fasi critiche dell’immersione. Ad esempio, durante i controlli a 3/5 metri; se un’anomalia viene identificata si è ancora in tempo per emergere, risolverla per poi subito dopo ricominciare l’immersione. Un altro punto consigliato è il raggiungimento della profondità massima; ricordiamoci che un problema scoperto in fase iniziale può essere più facilmente controllato e risolto. Il raggiungimento del massimo tempo di fondo previsto o della minima riserva d’aria prevista sono altri due punti critici.

Nella pianificazione pre-immersione bisogna anche considerare le condizioni meteorologiche ed ambientali che si incontreranno.
Lo stesso sito d’immersione può presentare difficoltà molto diverse legate alle fasi stagionali, di marea o meteorologiche. La possibilità che le condizioni ambientali possano mutare durante l’immersione non è un’ipotesi tanto rara durante la giornata. Ad esempio, esistono aree dove al cambio della marea si associano forti correnti. In questi casi occorre pianificare la tempistica d’immersione in funzione delle tabelle di marea, prediligendo le fasi di stanca quando le correnti sono più deboli.

Nonostante tutte le nostre migliori intenzioni è sempre possibile che qualcosa non vada come previsto. Per questo motivo occorre aver pianificato delle soluzioni alternative.
Ad esempio, stabilire obbiettivi secondari, nel caso quelli primari non siano raggiungibili, e definire un piano di emergenza da attivare in caso di necessità. Questo dovrebbe includere il migliore sistema di comunicazione con il personale sanitario, la disponibilità in sito di personale  addestrato per il primo soccorso e procedure standard da attivare.

Per quanto possa sembrare ovvio, una volta che abbiamo definito il nostro piano in tutti i suoi dettagli è essenziale seguirlo.
Deviazioni dalle procedure concordate andrebbero sempre evitate perché generano confusione nel team e perché è probabile che azioni dettate dall’impulso del momento non siano quelle più adatte e logiche. Il metodo osserva, orientati, decidi e agisci è sempre valido.

Giorgio Caramanna
.

Alcune delle foto presenti in questo blog possono essere state prese dal web, citandone ove possibile gli autori e/o le fonti. Se qualcuno desiderasse specificarne l’autore o rimuoverle, può scrivere a infoocean4future@gmail.com e provvederemo immediatamente alla correzione dell’articolo

 

PAGINA PRINCIPALE
(Visited 1.430 times, 1 visits today)
Share

Lascia un commento

Translate:

Come scegliere e usare gli articoli

Ogni articolo ha un’etichetta colorata che indica il livello di difficoltà di lettura. Con il VERDE (elementare) si identificano articoli di facile comprensione, l’ARANCIONE (medio) per letture che necessitano conoscenze pregresse nell’argomento specifico, e ROSSO (difficile) sono articoli specialistici dedicati a ricercatori e scienziati.

Se non esplicitamente menzionato, gli articoli ed i materiali pubblicati sul sito OCEAN4FUTURE possono essere riprodotti ad uso esclusivamente didattico a condizione che sia sempre citata l’origine e il nome dell’Autore che resta sempre proprietario degli stessi (copyright) e a cui deve essere sempre espressamente richiesto l’utilizzo prima della loro riproduzione. Violazioni del copyright possono essere perseguite ai sensi della legge vigente

Chi c'é online

11 visitatori online

Tutela della privacy – Quello che dovete sapere

> Per contatti di collaborazione inviate la vostra richiesta a infoocean4future@gmail.com specificando la vostra area di interesse
11 visitatori online
11 ospiti, 0 membri
Complessivo: 742 alle 21-09--2018 06:47 pm
Numero max di visitatori odierni: 15 alle 12:22 am
Mese in corso: 157 alle 05-12--2024 03:47 pm
Anno in corso: 711 alle 06-08--2024 02:13 pm
Share
Traduci l'articolo nella tua lingua