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livello elementare
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ARGOMENTO: STORIA NAVALE
PERIODO: XIX SECOLO
AREA: MAR MEDITERRANEO
parole chiave: treni armati, regia marina italiana
Il periodo fra le due guerre
Finita la prima guerra mondiale alcuni treni armati vennero messi in riserva presso gli arsenali di La Spezia e Taranto, mentre altri vennero disarmati ed il materiale restituito alle FF.SS.. Ciononostante lo Stato Maggiore della Regia Marina non abbandonò l’idea della difesa costiera affidata ai treni armati, anzi ne ipotizzò un loro impiego in tutti i tratti di costa, in cui il tracciato ferroviario seguiva il litorale.
Per questo motivo, a metà degli anni venti, venne studiato e realizzato un carro di nuovo tipo, dotato di un pezzo di artiglieria da 152mm, con quattro riservette corazzate per i colpi di pronto impiego ai quattro angoli del carro. A meta degli anni venti entrò in servizio un treno contraereo, costituito da due carri Poz, ognuno con tre pezzi da 102/35, i soliti carri comando e santabarbara, un carro dotato di fotocellula e aerofono ed un … carro cucina.
All’inizio degli anni trenta, l’ufficio studi dello Stato Maggiore della Regia Marina lavorò su un progetto di difesa costiera che, partendo dalle esperienze maturate, studiò le tratte ferroviarie interessate, la velocità delle linee, il loro limite di peso assiale (massimo peso per asse sopportabile dal tipo di armamento ferroviario), la disposizione delle stazioni e la capacità dei loro binari di ricovero. Ne uscì un documento che indicava come calibro massimo per i cannoni il 152 o il 120mm nel numero massimo di quattro, per contenere i pesi del convoglio. Inoltre, le cariche di lancio dovevano essere ridotte, ma comunque atte a garantire una gittata di 9 miglia. In base alla velocità del convoglio, la lunghezza massima delle tratte, doveva variare al massimo fra i 40/50 Km. La conclusione del documento, prevedeva l’utilizzo di 33 convogli per la difesa costiera. Lo studio rimase alla fase di progetto e fu completamente abbandonato a metà degli anni trenta. Nel 1936, entro in servizio un nuovo tipo di carro pianale a carrelli dove al centro era montata una torre di tipo navale con un cannone da 120mm, alle estremità due ricoveri protetti, uno utilizzato come riservetta per i colpi di pronto impiego e l’altro come riparo per i marinai, durante gli spostamenti e appostamenti. Per la protezione antiaerea, che nel frattempo era aumentata, sui vecchi carri a pianale, vennero montati due pezzi da 76/40 o due mitragliatrici antiaeree. Per la conduzione dei treni si pensò di far ricorso a personale delle FF.SS. militarizzato. Comunque il Reggimento Genio ferrovieri predispose equipaggi composti da dieci elementi, un sottufficiale come capo treno, un caporale e due soldati come frenatori, due caporali come macchinisti e quattro soldati come fuochisti.
Con il vecchio e nuovo materiale, alla fine degli anni trenta, la Regia marina disponeva di materiale per allestire dodici convogli armati con cannoni dei calibrali da 76, 102, 120, 152mm, Gli equipaggi, a secondo dei calibri imbarcati, variavano dai 70 ai 150 uomini. Dato che era previsto che i treni sostassero in stazioni fisse, e visto il numero degli equipaggi, la Regia Marina italiana decise di costruire dei baraccamenti nelle stazioni di stazionamento o di reperire alloggi sul posto. Questo portò all’eliminazione del bagagliaio dai treni logistici. Inoltre, il carro comando e osservatorio venne modificato posizionando un telemetro sul tetto, accanto alla botola dell’osservatore e al suo interno venne posta una centrale del tiro.
Composizione dei treni armati
Treno armato con pezzi da 120mm AN
1 locomotore gr. 740 o 735 in testa |
4 carri Poz ognuno con pezzo da 120/45 |
1 carro Po armato di due mitragliere antiaeree, inizialmente da 13,2mm poi sostituite con il calibro 20mm |
1 carro Po modificato utilizzato come carro comando e direzione del tiro |
1 carro F utilizzato come santabarbara |
1 locomotore gr. 740 0 735 in coda |
Treno armato con pezzi da 152mm AN
1 locomotore gr 740 o 735 in testa |
1 carro Po modificato utilizzato come carro comando e direzione del tiro |
4 carri Poz ognuno con pezzo da 152/40 |
1 carro Po armato di due mitragliere antiaeree,inizialmente da 13,2mm poi sostituite con il calibro 20mm |
1 carro F utilizzato come santabarbara |
1 locomotore gr. 740 0 735 in coda |
Treno armato con pezzi da 76mm AA
1 lococomotore gr 740 o 735 in testa |
1 carro Po modificato utilizzato come carro comando e direzione del tiro |
3 carri Po ognuno con due pezzi da 76/40 AA |
1 carro Po armato di due mitragliere antiaeree,inizialmente da 13,2mm poi sostituite con il calibro 20mm |
1 carro F utilizzato come santabarbara |
1 locomotore gr. 740 0 735 in coda |
Treno armato con pezzi da 102mm AN e AA
1 locomotore gr 740 o 735 in testa |
1 carro Po modificato utilizzato come carro comando e direzione del tiro |
3 carri Po ognuno con due pezzi da 102/35 AN e AA |
1 carro Po armato di due mitragliere antiaeree,inizialmente da 13,2mm poi sostituite con il calibro 20mm |
1 carro F utilizzato come santabarbara |
1 locomotore gr. 740 0 735 in coda |
Composizione di un treno logistico
1 locomotore gr 740 o 735 in testa |
1 carro FI utilizzato come segreteria |
1 carro FF utilizzato come cucina e cambusa |
2 carrozze serie Cly utilizzate come alloggio durante i trasferimenti |
2 carri F utilizzati come depositi munizioni |
1 carro FI utilizzato come officina e deposito ricambi |
Nel corso del 1942, in base alle esperienze maturate durante il conflitto, i treni armati con pezzi da 152, furono modificati, inserendo parte del convoglio logistico nel treno armato,
Treno armato con pezzi da 152 modificato
1 locomotore gruppo 740 o 735 in testa |
4 carri Poz ognuno con pezzo da 152/40 |
2 carri Po ognuno con 2 mitragliere AA da 20mm |
1 carro FF utilizzato come carro comando e segreteria |
1 carro Po modificato come osservatorio e D.T. |
3 carri F utilizzati come carri deposito munizioni |
1 carro FI utilizzato come bagagliaio e deposito indumenti |
2 carrozze Cz utilizzate come alloggio |
1 carro FF utilizzato come cucina e cambusa |
1 carro FI utilizzato come officina e deposito pezzi di rispetto |
Un’organizzazione di tutto rispetto per una componente non imbarcata della Regia Marina alquanto particolare.
Virginio Trucco
Fonti
Bollettino d’archivio USMM dicembre 2008 “Difesa costiera e treni armati” G. Manzari. Supplemento rivista marittima novembre 2002 “I treni armati” F. Fattuta.
Treni armati – treni ospedale 1915-1945” E. Albertelli editore 1983.
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ufficiale di complemento della Marina Militare italiana, specializzato in mine e dragaggio (guerra di mine navali), dopo il congedo entra nelle allora Ferrovie dello Stato dove svolge diversi incarichi fino al 2019, data del suo finale pensionamento. Appassionato storico navale è anche socio fondatore del gruppo ANMI di contromisure mine
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