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Il Relitto della Bowesfield …  da prua a poppa

tempo di lettura: 5 minuti

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livello elementare

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ARGOMENTO: RELITTI
PERIODO: XIX SECOLO 
AREA: MAR MEDITERRANEO – SICILIA

parole chiave: Bowesfield

 

Dopo averci raccontato la storia della sua identificazione, Vincenzo Striano ci accompagnerà su questo bel relitto dello stretto di Messina. Buona lettura e buona visione.

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Foto di Vincenzo Striano

Ed eccoci ora sul relitto del piroscafo Bowesfield. Lo visiteremo da prua a poppa con una raccolta di riprese anche per quest’altro importante e storico relitto dello Stretto di Messina, raccontato come in un’unica  immersione.

Il magico Blu dello Stretto accoglie ed avvolge la nave lungo la caduta del fondale nelle acque antistanti la Chiesa della Madonna della Lettera a Faro  … la discesa inizia lungo il declivio del fondale ghiaioso, in direzione Sud che dopo qualche minuto mi porta a ridosso dell’imponente tagliamare di prua dal lato di sinistra.

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Foto di Vincenzo Striano

… dopo aver scavalcato la parte superiore della prua a 32 metri, percorro la coperta scivolando lungo la murata di dritta impreziosita da stupende colorate gorgonie che la ricoprono tutta intorno ai 50 metri … punto decisamente verso il fondo lungo la chiglia insabbiata raggiungendo la prima meta dell’immersione, ai 65 metri: l’asse privo dell’elica e l’enorme timone sovrastato dalla caratteristica ed imponente poppa tonda che oscura ulteriormente tutt’intorno … oltrepassando il gradone sabbioso della conca che accoglie la poppa, mi allontano dalla nave dirigendomi verso l’ipnotico Blu cobalto scendendo di quota per una dozzina di metri fino a riuscire ad inquadrare in una emozionante visione d’insieme, l’intera struttura di poppa della Nave adagiata sul fondale.

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Foto di Alessandro Pagano

La corrente laggiù comincia ad allungare i suoi refoli e mantenendomi al riparo della fiancata di dritta, giungo risalendo, alla mezza nave dove entro nel ponte di comando  che pure regala visioni emozionanti, come la vasca da bagno del Comandante Bayley… con attenzione esco dal portello e mi ritrovo di nuovo nel Blu, volteggiando al di sopra delle grandi stive il cui chiarore della sabbia che le ha invase sembra invitarmi ad entrare.

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Foto di Alessandro Pagano

Mi fermo in una serie di punti da dove l’ipnotico Blu si stempera in zone d’ombra dove la luce ambiente si spegne nell’oscurità … ed è qui che comincio a svelare con i fari il meraviglioso scenario che la posizione sulla scarpata, esposta ai possenti flussi di marea dello Stretto, ha creato, generando un ricco e colorato strato di bioconcrezione che ricopre tutte le pareti delle stive, rendendole vive e mai morte nell’affondamento del lontano 1892.

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Foto di Vincenzo Striano

Mi piace pensare a queste scene come “agli affreschi della Bowesfield”  … tempo di risalire… prima di ripartire inquadro il ponte di comando, tanto spoglio di strutture costruite dall’Uomo quanto ricco di vita marina, risalendo lungo la coperta ed allontanandomi dalla Nave per ammirare di nuovo la prua, questa volta dal lato di dritta, che punta verso la superficie … come sempre un vortice di emozioni e di gioia, un racconto di quella speciale sensazione che si avverte quando dal grigio-azzurro dalle sfumature plumbee ci si lascia indietro la superficie e ci si perde nel blu cobalto di questo Stretto unico …

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Foto di Alessandro Pagano

Anche di questo sito, di questo relitto mi sento innamorato … il primo tuffo nello Stretto, nell’estate del 2016 con Salvatore Valletti, in acque cristalline, nella corrente vivace lungo la coperta del Bowesfield, mi fece aprire un mondo magico al quale non saprei più rinunciare …

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Foto di Alessandro Pagano

Il relitto disposto quasi perpendicolarmente alla linea di costa, è esposto alle importanti correnti dello Stretto, la scendente e la montante, per cui è fondamentale farsi accompagnare da guide esperte locali che possono programmare l’immersione nelle condizioni e nei momenti più sicuri e comunque garantire un veloce rientro dei subacquei quando particolari o imprevedibili situazioni, determinino cambiamenti nella colonna d’acqua.

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Foto di Vincenzo Striano

L’estremità della prua si trova alla profondità di trenta metri, un breve tuffo in configurazione ricreativa deep è possibile scendendo lungo la coperta fino ad essere abbastanza vicini alla plancia di comando che si trova a 45 metri. Effettuando immersioni decompressive si può arrivare alle fiancate ricoperte di gorgonie in direzione della poppa fino ai 50 metri e con miscele adeguate si può raggiungere l’asse dell’elica ed il timone ai 65 metri. Queste ultime immersioni richiedono naturalmente un adeguato addestramento. Ed ora, prima di lasciarvi, come promesso il nostro video, come sempre da prua a poppa … buona visione e a presto con una nuova avventura.

 

Vincenzo Striano 

Foto in anteprima di Vincenzo Striano

 

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Non ultimo, una foto di gruppo di una parte del team Ecosfera

Nota
Le ricerche sull’identificazione del relitto sono state effettuate da Domenico Majolino, Vincenzo Agrillo e Lorenzo Deodato con il supporto del team di Ecosfera diving.

 

 

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2 commenti

  1. Domenico Drago Domenico Drago
    16/07/2021    

    Una narrazione visiva inquietante, un sussulto dell’anima e dei sensi, una vibrazione emotiva che induce a vivere un sogno. Gli occhi, la mente e l’anima si fondono tra di loro. Tutto diventa mistero, enigma pathos. Poi una sfera di aria, ti scuote, il muro blu da risalire è infinito e sei costretto ad interrompere le tue emozioni in attesa di rivivere un’altra volta e poi ancora, fin quando avrai la forza di ubriacarti di tanto silenzio! Forse è l’anima che richiede questo spazio infinito e all’anima non si riesce mai di negargli qualcosa! Complimenti Maestro Vincenzo per le tue Poesia di acqua blu!!!!

    • vincenzo striano vincenzo striano
      17/07/2021    

      Grazie Amico fraterno Mimmo Drago per seguirmi nei miei racconti nel Blu, ma sei tu il Maestro della Poesia e della Luce !!

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