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Il combattimento del corsaro statunitense Prince of Neufchatel

tempo di lettura: 6 minuti

 

livello elementare

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ARGOMENTO: STORIA NAVALE
PERIODO: XIX SECOLO
AREA: OCEANO ATLANTICO

parole chiave: Privateers. navi corsare

 

Nel corso della guerra del 1812 contro la Gran Bretagna, negli Stati Uniti i privati cittadini armarono numerosissimi bastimenti corsari (privateers nel lessico anglosassone) che attaccarono il commercio navale avversario.

Uno dei corsari di grande successo nonostante il suo breve periodo di attività, fu il brigantino goletta Prince of Neufchatel, registrato nel porto di New York. Oltre a catturare un gran numero di prede, l’equipaggio del Prince of Neufchatel fu protagonista di un feroce e vittorioso combattimento sostenuto contro i marinai della fregata britannica Endymion che tentarono di catturarlo.

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modello del Prince of Neufchatel

Utilizzato inizialmente come bastimento mercantile, il Prince of Neufchatel all’inizio del 1814 fu trasformato da alcuni cittadini statunitensi in bastimento corsaro mentre si trovava alla fonda nel porto francese di Cherbourg. Stazzava 310 t, era armato con 17 o 18 cannoni e il suo equipaggio consisteva mediamente in 150 uomini. Era comandato dal capitano Ordronaux, un energico e risoluto francese che all’inizio della guerra aveva comandato un corsaro francese.

Tra marzo e settembre, Ordronaux effettuò almeno quattro crociere nel Canale della Manica e nel Canale del Nord, catturando più di 32 bastimenti mercantili britannici, alcuni dei quali armati. Nel corso delle crociere il corsaro fu inseguito da almeno 17 bastimenti da guerra britannici riuscendo sempre a sfuggir loro. Alla fine della sua ultima crociera, invece di rientrare in un porto francese, il corsaro si diresse a Boston, dove fu raddobbato e ad inizio ottobre si rimise nuovamente in mare.

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ricostruzione del Prince of Neufchatel – dettaglio del ponte

Il giorno 9 ottobre il Prince of Neufchatel, che rimorchiava un bastimento mercantile britannico catturato, si trovava a mezzo miglio a sud delle Nantucket Shoals, un’area di bassi fondali che si estende a est ed a sud dell’isola di Nantucket, quando avvistò un bastimento che immediatamente si mise al suo inseguimento. Supponendo correttamente che si trattasse di una fregata britannica, Ordronaux tentò di fuggire e alle tre del pomeriggio la fregata era ancora a 12 miglia di distanza; sfortunatamente alle 7 di sera il Prince of Neufchatel incappò in una calma di vento. Poiché la corrente minacciava di trascinarlo contro la costa, Ordronaux mollò il rimorchio e si ancorò, imitato dall’equipaggio della preda che si ancorò ad un quarto di miglio di distanza.

Anche il bastimento inseguitore si trovò immobilizzato dalla calma di vento; si trattava della fregata britannica Endymion comandata dal capitano Henri Hope. L’Endymion, varata nel 1797, era il prototipo e l’eponima della classe di 6 fregate da 40 cannoni da 24 lb copiate dalla fregata francese Pomone catturata nel 1794; la Royal Navy fece urgentemente costruire le fregate della classe Endymion nel 1813 per opporle alle grandi fregate statunitensi armate con cannoni da 24 lb (all’epoca la maggior parte delle fregate britanniche erano armate con cannoni da 18 lb). L’armamento dell’Endymion era costituito da 26 cannoni da 24 lb in coperta, da 16 carronate da 32 lb sul cassero e da 2 cannoni da 9 lb e altre 4 carronate da 32 lb sul castello.

Secondo le fonti statunitensi l’equipaggio del corsaro, che alla partenza da Boston era di 80 marinai, al momento dell’incontro con l’Endymion era ridotto a 37 a causa della necessità di imbarcare equipaggi di preda sui bastimenti catturati, ma questa affermazione sembrerebbe contraddetta dal fatto che il corsaro era uscito in mare da soli pochi giorni e non sembra possibile che avesse già potuto catturare tante prede; le fonti britanniche quali William James riportano un equipaggio di 130 uomini. Poiché si può ipotizzare che entrambe le parti avessero interesse a falsare, in più o in meno, l’entità reale dell’equipaggio del corsaro, gli uni per giustificare la sconfitta e gli altri per maggiormente glorificare la vittoria, la sua consistenza effettiva potrebbe essere stata superiore ai 37 uomini ma certamente molto inferiore al numero enunciato dalle fonti britanniche.

Verso le 8.30 della sera stessa quando era ormai scesa l’oscurità i marinai a bordo della preda segnalarono ad Ordronaux l’avvicinarsi di numerose scialuppe.

Si trattava delle cinque imbarcazioni della Endymion con a bordo 120 tra ufficiali, marinai e marines che il capitano Hope aveva inviato ad assalire il corsaro statunitense. Come era consuetudine della Royal Navy in queste azioni di scialuppe il distaccamento era al comando del primo ufficiale della fregata, tenente Abel Hawkins.

Perso il fattore sorpresa, le imbarcazioni della Endymion si accostarono al Prince of Neufchatel incuranti del fuoco dei suoi cannoni e della fucileria. L’attacco fu eseguito con grande abilità in quanto le cinque scialuppe circondarono completamente il corsaro: una a poppa, una a ciascun mascone e una su ciascuna fiancata.

Nonostante ciò i marinai statunitensi si difesero ferocemente con qualsiasi arma a disposizione, comprese le caviglie respingendo ogni tentativo dei britannici di salire a bordo; lo stesso capitano Ordronaux sparò più di ottanta colpi. Quei pochi assalitori che riuscirono a metter piede sul ponte del corsaro furono rapidamente messi fuori combattimento. Sembra che l’equipaggio del corsaro fosse stato motivato a difendersi dalla promessa del loro capitano di dar fuoco alla santa barbara piuttosto che arrendersi e che ad un certo punto del combattimento egli si fosse avvicinato al deposito della polvere con una miccia accesa in mano intimando ai suoi marinai di essere pronto a far saltare in aria la nave se avessero ceduto.

Dopo venti minuti di feroce combattimento le forti perdite subite costrinsero i britannici ad arrendersi: una delle scialuppe era affondata con la perdita totale tranne due dei 43 uomini che si trovavano a bordo, molti dei quali si suppose fossero annegati. A bordo di una seconda che fu catturata dei 36 uomini originari 8 erano morti e 20 erano feriti. Secondo le fonti dell’epoca statunitensi le perdite britanniche furono di 49 morti, 36 feriti e 30 prigionieri.

Secondo William James invece le perdite britanniche ammontarono a 28 morti, compreso il tenente Hawkins, e 35 feriti, oltre all’equipaggio di una scialuppa che fu fatto prigioniero. La differenza nel numero dei caduti può essere forse attribuita al fatto che molti dei marinai britannici della lancia affondata che gli statunitensi diedero per affogati in realtà fossero riusciti a salvarsi e a raggiungere la loro nave a nuoto.

Le perdite tra l’equipaggio statunitense furono di 7 morti e 24 feriti. Il capitano Hope riconobbe che l’equipaggio del corsaro si era difeso abilmente nel modo più coraggioso. Il giorno successivo, dopo aver inviato a terra gli ufficiali e i marinai britannici presi prigionieri, Ordronaux riuscì a sfuggire all’Endymion e a rientrare a Boston, dove il francese lasciò il comando e acquistò una quota di proprietà del bastimento. Il Prince of Neufchatel fu catturato nella sua successiva crociera dalle tre fregate britanniche Leander, Newcastle e Acasta che lo sorpresero il 28 dicembre dopo essere stato danneggiato da una tempesta.

L’Endymion invece dopo aver ripianato le perdite con ufficiali e marinai cedutigli da una fregata britannica diretta ad Halifax si unì alla squadra che bloccava il porto di New York. Il 14 gennaio 1815 ingaggiò combattimento con la fregata statunitense President che aveva lasciato l’ancoraggio di Staten Island per approfittare dell’allontanamento della squadra di blocco a causa di una bufera. Dopo essere stata danneggiata dalla Endymion durante un combattimento della durata di circa due ore, la fregata statunitense si arrese alle altre fregate della squadra britannica che erano sopraggiunte nel frattempo. Poiché la fregata statunitense aveva diretto il suo tiro principalmente contro le vele e il sartiame dell’Endymion usando palle ramate e incatenate, le perdite a bordo della fregata britannica furono abbastanza contenute, 11 morti e 14 feriti, molto inferiori a quelle sofferte nel combattimento contro un piccolo ma combattivo corsaro.

 

Fonti
James, Naval History of Great Britain
B.J. Lossing, The Pictorial Field-book of the War of 1812, New York, 1869.
E.S. Maclay, A History of American Privateers, New York, 1899.

 

 

Nelle fonti originali il Prince of Neufchatel è definito hermaphrodite brig, che equivale a brigantino goletta Il brigantino goletta aveva l’albero di trinchetto completamente armato di vele quadre, come il Prince of Neufchatel, mentre la goletta a gabbiole armava solo alcune vele quadre, gabbie o gabbiole, nei pennoni di parrocchetto e di velaccino.

 

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