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Eclissi lunari tra mito e realtà

tempo di lettura: 5 minuti

 

livello elementare

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ARGOMENTO: ASTRONOMIA
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: DIDATTICA
parole chiave: Luna

 

Nella notte del 14-15 maggio 2022 in molte parti del mondo si è assistito ad un’eclissi totale lunare, uno dei fenomeni più spettacolari che il cielo notturno ci può regalare. Mentre la Luna lentamente scivolava nell’ombra della Terra, la sua superficie è sembrata tingersi di una sfumatura di rosso. 

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il drago che divora il sole e la luna – Autore Ashmole, Elia, 1617-1692 – Fonte Theatrum Chemicum Britannicum (1652) conservato al Science History Institute di Philadelphia, Pennsylvania
Theatrum Chemicum Britannicum – DPLA – 9fe9bb046bd8cabb41d3bf98dd30c9e8 (page 9).jpg – Wikimedia Commons

Il mito
Il fenomeno delle eclissi lunari era noto fin nell’antichità ed era spesso legato a delle superstizioni. Durante le eclissi di Luna tutti i popoli usavano produrre violenti rumori, battendo su oggetti di bronzo o suonando strumenti musicali come corni e cimbali. Questo per spaventare il “mostro” che sembra voler divorare la Luna. Una tradizione antica e cosmopolita vista che si ritrova, anche in epoche recenti, in popoli diversi: dagli indigeni delle Salomone agli Eschimesi, dai popoli africani ai Cinesi e agli Indonesiani, dagli antichi Peruviani alle tribù dell’America settentrionale. In area assiro-babilonese, uno dei rituali religiosi più importanti durante le eclissi di Luna era il suono del timpano sacro, accompagnato da lamentazioni fino al termine del fenomeno, in attesa del rientro della luce. Curiosamente in un cerimoniale cinese del quarto millennio a.C., si usava percuotere un tamburo “per liberare l’astro” dal drago che lo stava divorando.

Plinio riferisce che prima della scoperta delle cause naturali gli Uomini “credevano la Luna vittima di malefìci” e le venivano in aiuto facendo durante le eclissi ogni sorta di rumori. Sebbene le cause scientifiche delle eclissi lunari fossero state indagate nel mondo greco a partire dal V secolo e, a Roma, almeno dal II secolo a.C. , i soldati romani, durante l’eclisse di Luna avvenuta nella notte tra il 21 e il 22 giugno del 168 a.C. “si misero a battere oggetti di bronzo e alzarono verso il cielo tizzoni e torce in grande quantità“. Sempre Plinio ricorda che a Roma fu Sulpicio Gallo a chiarire le origini naturali del fenomeno (Plinio, II, 53).

Evidentemente la superstizione restò viva a livello popolare ben oltre fino al V secolo d.C.. Numerosi testi ricordano che in epoca medievale durante le eclissi di Luna venivano fatti dal popolo “clamores et rumores”. Curiosamente, anche nel secolo scorso, furono visti dei soldati cambogiani, a Pnom-Phen, esplodere raffiche di mitragliatrice verso la Luna nel corso di un’eclisse, forse reminiscenze ancestrali (e a questo punto potremmo dire universali) di paure non ancora superate.

Che cos’è tecnicamente un’eclisse lunare?
Come le eclissi solari quelle lunari possono essere parziali o totali e si verificano solo durante la fase lunare della “luna piena” quando si trova sul lato opposto della Terra rispetto al Sole, cadendo direttamente nell’ombra scura della Terra.  La differenza astronomica, rispetto all’eclissi solare, è che in questo caso la Luna si frappone in sequenza dopo la Terra e il Sole, venendo quindi coperta dall’ombra della Terra. Il nostro pianeta, in quei momenti,, impedisce alla luce solare di raggiungere direttamente la superficie lunare. In estrema sintesi, un’eclissi lunare si verifica quando avviene un allineamento del sole, della luna e della Terra.

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ESA/Hubble, M. Kornmesser

A causa delle geometrie, l’ombra della Terra non è però uniforme e avremo una zona centrale, dove è molto più scuro, chiamata  umbra, intorno alla quale c’è un cerchio esterno che è definita penumbra. Queste regioni sono però dipendenti dall’inclinazione dell’orbita della Luna, per cui il percorso attraverso queste regioni d’ombra è sempre diverso. Questo è il motivo per cui si possono avere eclissi lunari totali o parziali (ovvero quando la Luna si trova a cavallo dell’ombra e della penombra).

Perché la Luna sembra diventare rossa?
Il colore che la Luna assume è legato al fatto che il nostro pianeta ha un’atmosfera che riflette alcune frequenze della luce (in questo caso il rosso) sul nostro satellite naturale.  Ecco perché le eclissi lunari tendono ad avere quel colore rosso sangue che tanto faceva impensierire gli antichi.

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lo spettro elettromagnetico – Content available under Creative Commons AttributionRemote Sensing – Wiki – Scioly.org

Per comprendere come funziona dobbiamo ricordare qualche elemento di ottica. La luce solare include uno spettro di sette colori visibili diversi, gli stessi colori che possiamo ammirare in un arcobaleno. Durante un’eclissi lunare, le parti blu e gialle dello spettro solare sono in gran parte assorbite dall’atmosfera terrestre, lasciando la luce rossa libera di essere rifratta verso la luna. L’assorbimento è lo stesso fenomeno che fa scomparire i colori quando ci immergiamo in profondità in mare.

Ma l’assorbimento può essere differente in relazione alla composizione dell’atmosfera; ad esempio, se c’è maggiore presenza di polveri il colore rosso è più intenso; in pratica lo stesso principio di un filtro che se “più assorbente” fa passare un raggio luminoso con tonalità più scure. Questo è il caso delle ceneri vulcaniche che possono svolgere un ruolo significativo, a volte oscurando la Luna così tanto che durante l’eclissi può perdere il suo caratteristico colore rosso. 

Le eclissi sono diffuse in tutto il pianeta. A differenza di quelle solari totali, che ricorrono in uno stesso luogo ogni tre o quattro secoli, quelle lunari capitano una volta ogni 2,5 anni. Una differenza fra le due è anche la durata: un’eclissi solare dura alcuni minuti ma un’eclissi totale lunare può durare oltre un’ora. Un altro vantaggio, non indifferente è che non si ha bisogno di alcun schermo oscurante per osservarla (a differenza di quelle solari).

Quando e dove potremo osservare la prossima eclissi lunare totale?
Dopo quella del 15-16 maggio 2022 che è stata osservata (anche se non bene ovunque) anche nel Sud/Ovest europeo e asiatico, in Africa ed in gran parte delle Americhe e degli oceani; per il prossimo appuntamento dovremo aspettare queste date:

7-8 novembre 2022 Eclisse totale Nord/Est Europa, Asia, Australia, Nord America, gran parte del Sud America, Pacifico, Atlantico, Oceano Indiano, Artico, Antartide
5-6 maggio 2023 Eclisse di penombra Sud/Est Europa, gran parte dell’Asia, Australia, Africa, Pacifico, Atlantico, Oceano Indiano, Antartide
28-29 ottobre 2023 Eclisse parziale Europa, Asia, Australia, Africa, Nord America, Nord/Est Sud America, Pacifico, Atlantico, Oceano Indiano, Artico, Antartide

Non ci resta che attendere la prossima.

 

 

in anteprima eclisse lunare parziale – autore Brateevsky
Partial lunar eclipse 17.07.2019 in Moscow.jpg – Wikimedia Commons

 

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