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livello elementare.
ARGOMENTO: ASTRONOMIA
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: DIDATTICA
parole chiave: alba, tramonti, linea di cambiamento di data
In quale luogo della Terra avviene la prima alba del giorno? Quale luogo potrà dire di aver visto la prima luce del nuovo anno? A questa curiosa domanda non c’è una risposta … ovvero viaggiando verso occidente potremo ammirare una serie di albe perpetue, che si inseguono viaggiando verso ovest.
Facciamo un passo indietro
Il nostro pianeta, nel suo viaggio intorno al Sole, ruota su sé stesso e ogni giorno possiamo ammirare una nuova alba e un nuovo tramonto, due momenti del giorno che i marinai conoscono molto bene.
Gli esseri umani, e tra questi i marinai, per tenere traccia del tempo, hanno stabilito nei secoli un sistema di cronometraggio arbitrario, suddividendo la Terra in tanti “spicchi”, chiamati fusi orari, porzioni longitudinali della superficie terrestre comprese tra due determinati meridiani. Essi, per motivi politici si riferiscono alla linea internazionale del cambio di data, una linea immaginaria sulla superficie terrestre, istituita nel 1884 nel corso della Conferenza internazionale dei meridiani di Washington, lungo il 180º meridiano, all’incirca al centro dell’Oceano Pacifico ed opposto al meridiano di Greenwich. In pratica, questa linea traccia il confine sulla Terra dove finisce un giorno e inizia il successivo. Nel momento in cui, per esempio, nel fuso orario centrato sulla linea di cambio scatta la mezzanotte, ad ovest della linea sarà il 1º agosto, mentre ad est il 31 luglio.
Da un punto di vista astronomico dovrebbe essere una linea retta, ma per motivi politici ed economici (ad un cittadino di uno Stato non sempre piace avere due fusi sul suo territorio) in alcuni punti questa linea immaginaria devia per evitare di dividere un paese in due fusi orari. Il problema in realtà e pratico: immaginate se in una nazione dispersa su centinaia di isole, tutte molto lontane fra di loro, in cui uffici statali e commerciali posti geograficamente ai due lati della linea, possano comunicare fra loro solo nei quattro giorni feriali della settimana da entrambe le parti. Questo avveniva a Kiribati, uno Stato insulare composto da 33 isole, disperse su una zona marittima di circa 3.550.000 km² fra tre arcipelaghi molto distanti tra loro (arcipelago Gilbert, arcipelago della Fenice e le Sporadi equatoriali)
Per ovviare a questa dispersione, la linea internazionale del cambio di data si protende per quasi 2.000 miglia (3.200 chilometri) ad Est attorno a Kiribati, che ha un primato geografico: si trova intorno al primo fuso orario sulla Terra. Questo comporta che, per gran parte dell’anno, Kiribati dovrebbe avere la prima alba del giorno.
In particolare, avviene alla sua isola più orientale, Caroline Island, una striscia di terra facente parte dell’arcipelago delle Sporadi equatoriali, anche chiamata Millennium Island, essendo il tratto di terra emersa più ad Est rispetto alla linea del cambio di data, dove si poté assistere all’alba del nuovo millennio. Tuttavia, non è sempre così; ho usato il condizionale perché, da un punto di vista astronomico, l’asse del nostro pianeta ha una leggera inclinazione di 23,5 gradi, per cui il modo in cui la luce solare si proietta sulla Terra muta continuamente nel corso dell’anno.
Durante il solstizio d’estate australe e il solstizio d’inverno settentrionale del 21 o 22 dicembre, il sole splende preferenzialmente sul Tropico del Capricorno nell’emisfero australe ed il Polo Sud e la maggior parte dell’Antartide sono illuminati 24 ore al giorno.
Questo comporta che sopra i 66,6 gradi sud, il sole scenderà brevemente sotto l’orizzonte prima di produrre un’alba pochi minuti dopo la mezzanotte e in Nuova Zelanda la prima alba avverrà nei giorni e nelle settimane intorno al solstizio. Secondo l’Osservatorio Navale degli Stati Uniti, Young Island, una piccola isola disabitata della Nuova Zelanda, ottiene la prima alba al mondo dal 10% al 15% delle volte. Durante il solstizio d’estate settentrionale, dal 20 giugno al 22 giugno, Dibble Glacier, una penisola sulla costa antartica, riceve invece la prima alba della giornata. In quei giorni la prima alba sarà infatti più a nord, tra la Russia e l’Alaska, attraversando lo stretto di Bering.
All’alba e al tramonto, quando i raggi luminosi attraversano l’atmosfera le componenti blu e verdi vengono quasi completamente rimosse lasciando le tonalità arancione e rosse di lunghezza d’onda maggiore in quei momenti. La restante luce solare viene dispersa dalle particelle delle nuvole e illuminano l’orizzonte di quei colori rosso e arancione che ci affascinano. In particolare, quelli del tramonto che risultano essere più brillanti dei colori dell’alba, perché l’aria della sera contiene più particelle dell’aria del mattino.
Uno spettacolo senza tempo che ha ispirato poeti e amanti nei secoli. Buona alba di inizio d’anno, ovunque voi siate.
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