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Eventi che accadono una volta nella vita: la storia del SS Warrimoo

tempo di lettura: 5 minuti

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livello elementare

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ARGOMENTO: STORIA DELLA NAVIGAZIONE
PERIODO: XIX-XX SECOLO
AREA: OCEANI PACIFICO
parole chiave: SS Warrimoo, Phillips, linea di cambiamento di data
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Nei secoli, molte cose sono avvenute sul mare, eventi straordinari ma anche storie curiose di marinai che, per volontà o per caso, passarono alla storia.  

Oggi 31 dicembre, raccontiamo la storia della SS Warrimoo, un piroscafo australiano che si trovò, alla mezzanotte del 1899, nello stesso tempo in due giorni, mesi, stagioni e anni diversi, ma soprattutto in due secoli diversi. Un evento che di fatto può capitare solo nell’ultima notte di ogni cambio di secolo.

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Foto della nave passeggeri neozelandese SS Warrimoo scattata da Allan C. Green (1878-1954) probabilmente prima del 1920. http://trove.nla.gov.au/version/182160098SS Warrimoo – New Zealand.jpg – Wikimedia Commons

Come un piccolo piroscafo è passato alla storia
In Australia, si ritrovano molti nomi presi dagli aborigeni, gli abitanti nativi che si stabilirono nel grande continente australe più di 50.000 anni fa. Il nome Warrimoo, che significa in aborigeno nido dell’aquila, fu scelto dalla New Zealand e Australian Steamship Company per una nave a vapore passeggeri di 345 piedi (c.a. 105 metri) varata in Inghilterra nel 1892. La nave copriva le tratte oceaniche tra il Canada e l’Australia era comandata dal Capitano J (John) D.S. Phillips, un valente comandante con più di 15 anni di esperienza. Quella notte del 31 dicembre 1899, il tempo era calmo e sereno e la SS Warrimoo, sotto un cielo stellato, era a metà del suo viaggio, navigando nel mezzo dell’Oceano Pacifico da Vancouver, Canada, a Sydney, Australia. Il Capitano Phillips era seduto in un angolo del ponte, fumando tranquillamente il suo sigaro, quando il primo ufficiale Payton, dopo aver completato il calcolo del punto stellare, presentò la posizione della nave, ottenuta attraverso la triangolazione delle rette di altezza. Considerando che si avvicinavano alla mezzanotte, il punto doveva riferirsi a qualche ora prima, poi traslato sulla rotta in funzione della rotta e della velocità effettuata. Non era certo un punto di alta precisione, ma questo poco importava al Capitano che, da esperto comandante, leggendo il risultato si rese subito conto che la posizione della nave era tale che, manovrando opportunamente, avrebbe passato l’Equatore in corrispondenza della linea di cambiamento di data proprio intorno alla mezzanotte.

Un’occasione unica per cui convocò i suoi ufficiali e li avvisò che a lì a poco sarebbe avvenuto qualcosa di unico nella vita di un marinaio. Controllò ancora la posizione ed informò il navigatore e tre membri dell’equipaggio che da li a mezzanotte in plancia si sarebbe manovrato per sfruttare questa fortuita situazione. E così avvenne; pochi prima della mezzanotte, il capitano Phillips prese la manovra, ordinò di fermare le macchine e di procedere in abbrivio seguendo una rotta precisa. A mezzanotte controllò e ricontrollò la posizione e, alla fine, con grande soddisfazione annunciò: “Siamo qui!”, indicando il punto geografico in cui l’Equatore incrocia il meridiano 180° W ovvero la linea di cambiamento di data.

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la linea di cambiamento di data è una linea immaginaria sulla superficie terrestre, istituita nel 1884, passante per meridiano 180. Nel momento in cui, una nave, il giorno X alla mezzanotte, attraversa la linea di cambio data  se naviga da W a E sposta indietro di un giorno la data (X-1), da E a W la sposta avanti di un giorno (X+1) – disegno da SS Warrimoo and the Geographical Oddity | RallyPoint

Curiosamente, nello stesso tempo in cui la prua della nave si trovava nell’emisfero australe, quindi in estate, la poppa si trovava in quello settentrionale ovvero in inverno. Ma non solo: quando nella sezione poppiera della nave era ancora il 31 dicembre 1899, a prua si era già nel 1° gennaio 1900. Un evento bizzarro che avrebbe certamente animato la serata se non fosse stato che a bordo non c’erano festeggiamenti in corso e gli ignari 32 passeggeri riposavano nelle loro cabine. L’abilità di Phillips fu di riuscire a posizionare la nave nei pressi di quel punto in cui la linea di cambiamento di data divideva in due l’equatore, tra le isole Ellice e Phoenix, ovviamente con la precisione garantita dai sistemi del tempo 

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Mappa delle Southern Gilbert Islands, Ellice Islands and Tokelau, 1884, Turner – Public domain – da TURNER(1884) MAP OF THE TOKELU, ELLICE AND GILBERT ISLANDS (kiddle.co)

Phillips aveva stabilito un incredibile record, trovandosi con la nave in due diversi giorni, mesi, stagioni, anni e secoli, tutti nello stesso momento. Un evento che, per la riservatezza del Capitano, fu portato alle cronache solo molti anni dopo. Nel 1942, un giornalista canadese che faceva ricerche sugli “shellback“, scoprì un minuscolo trafiletto in uno dei primi giornali australiani che raccontava il bizzarro evento del Warrimoo.

Una curiosità: Shellback è il nome dato nella marineria anglosassone ai marinai che hanno attraversato l’equatore. Ancora oggi questa tradizione viene ricordata con una cerimonia in cui i marinai entrano a far parte dell’”Ordine di Nettuno” diventando appunto shellbacks o figli di Nettuno, ricevendo in una colorita cerimonia una pergamena che certifica il loro primo passaggio. Questo evento gioioso si svolge ancora oggi, con diverse manifestazioni, sulle navi di tutto il mondo e tutti i marinai conservano quel certificato con grande orgoglio.

Torniamo al SS Warrimoo
Nel 1953, lo scrittore John Euller riportò nuovamente l’episodio su Ships and the Sea Magazine. Con il senno del poi potremmo dire che l’evento può essere classificato come una curiosità, di nessun valore nautico, anche perché la precisione della navigazione non poteva all’epoca consentire dati di posizione precisi. Ma non è poi così importante … quello che conta fu l’idea di quel comandante, abile e un pò burlone. Sfortunatamente, quando la storia fu riportata sui giornali, il piroscafo, requisito ed impiegato come nave militare per trasportare truppe non era più in servizio, essendo stato vittima, nel maggio del 1918, di un grave incidente durante il trasporto di truppe britanniche da Biserta a Marsiglia.

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l’SS Warrimoo  trasporta il battaglione Maori in Europa durante la I guerra mondiale  – Image courtesy of Alexander Turnbull Library, unidentified photographer. Ref: 1/2-091150-F Te Hokowhitu a Tū – Marking the departure of the Maori Contingent | WW100 New Zealand

Durante una manovra ravvicinata, il piroscafo si era scontrato con il cacciatorpediniere francese Catapulte, circa dodici miglia a sud-ovest dell’isola di La Galite. Durante la collisione, le cariche di profondità della nave francese erano esplose, danneggiando ed affondando entrambe le unità.

 

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Contre-torpilleur Catapulte – autore Marius Bar (1862–1930) File:Catapult108.jpg – Wikimedia Commons

La SS Warrimoo riposa ora sul fondo del Mar Mediterraneo, portando con sé il primato di quel curioso e, per quanto noto, non ripetuto evento.

Buon anno
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